Fabrizio Carcano

Naufragio disastroso del Bergamo Basket a Roma nella terza giornata del Girone Nero per la retrocessione.
La WithU, priva del pivot americano Easley e del play Parravicini, con rotazione accorciata, si fa travolgere senza lottare, senza reagire, per 87-60 dalla Stella Azzurra, prendendo un’imbarcata che potrebbe risultare fatale, per gli scontri diretti, decisivi se la classifica dovesse concludersi con le squadre a pari punti.

Ipotesi concreta perché dopo tre giornate nel girone nero le tre formazioni sono tutte appaiate a due punti, alla fine del girone di andata. E adesso il rischio reale è di retrocedere anche con quattro punti.
Un disastro totale. Per una WithU che lo stesso coach Marco Calvani ha definito indecente.
Mai in partita, sempre sotto fin dal primo minuto, forse già piegata dopo soli 8 minuti sul 23-8, sempre battuta in ogni singolo quarto.

Difficile commentare una gara a senso unico, contro un avversario imbottito di giocatori nati nel 2003 e nel 2004.
Nei due anni di pessimi risultati del Bergamo Basket (13 vinte e circa 40 perse dall’ottobre 2019) questa è senza dubbio la più brutta prestazione dell’ultimo biennio. E la più dolorosa per le conseguenze che potrebbe avere.
Perché ribaltare 27 punti di scarto nell’ultima gara casalinga è come scalare l’Everest.
Perché a questo punto se domenica Bergamo dovesse perdere a Biella il suo destino sarebbe quasi sancito e se dovesse perdere con oltre 10 punti di scarto le speranze sarebbe praticamente nulle.

“È stata una partita indecente, chiedo scusa alla società, ai dirigenti, ai tifosi. Avevamo delle assenze ma non mi attacco a questo: potevamo fare la nostra partita e vincerla e certamente non dovevamo fare questa partita, non perderla così”, ha ammesso senza girarci intorno un deluso Calvani.
Che non ha fatto sconti ai suoi: “Ho spiegato ai miei giocatori che dopo la partita contro Biella non sarebbe stata una strada in discesa, sapevamo che la Stella Azzurra si sarebbe fatta trovare pronta e ho provato a farlo capire ai miei  ma evidentemente non ci sono riuscito e mi assumo io la responsabilità di questa sconfitta”.

Adesso servirebbe un miracolo, servirebbe una vittoria a Biella, contro una squadra che a Bergamo una settimana fa ha giocato alla pari pur senza un americano e ha poi asfaltato per 100-67 la Stella Azzurra.
Premesse che non fanno ben sperare, senza considerare le condizioni fisiche di Easley e Parravicini.
Bergamo ora vede davvero nero.

Stella Azzurra Roma – WithU Bergamo 87-60 (25-15, 20-15, 23-15, 19-15)
ROMA: Stephen Mark Thompson jr 20 (7/15, 1/3), Sandi Marcius 20 (6/7 da 2), Lazar Nikolic 10 (2/3, 2/2), Elhadji Thioune 9 (2/3, 1/1), Fabrizio Pugliatti 8 (4/5), Roberto Rullo 7 (1/2, 1/3), Matteo Visintin 6 (3/5, 0/2), Nicola Giordano 5 (1/2, 1/1), Emmanuel Innocenti 2 (1/2), NE Matteo Ghirlanda, Kevin Ndzie e Dut Mabor. Coach: Germano D’Arcangeli.
Tiri liberi: 15 / 17 – Rimbalzi: 30 8 + 22 (Sandi Marcius 8) – Assist: 21 (Lazar Nikolic 5).
BB14: Andre Jones 14 (2/6, 3/6), Rei Pullazi 12 (3/5, 0/7), Ruben Zugno 9 (1/3, 2/9), Simone Vecerina 9 (3/3, 0/3), Mattia Da campo 8 (3/3, 0/2), Stefano Masciadri 8 (1/3, 2/6), Magaye Seck, Ferdi Bedini, ne Matteo Parravicini e Tony Easley. Coach: Marco Calvani.
Tiri liberi: 13 / 23 – Rimbalzi: 24 12 + 12 (Simone Vecerina 6) – Assist: 14 (Ruben Zugno 7).