Il Bergamo Basket 2014 si presenta ai nastri di partenza del suo terzo campionato di Serie A2 ospitando nell’esordio stagionale la Givova Scafati. Palla a due domenica 6 alle ore 18.00 presso il PalaAgnelli.

I gialloneri, reduci dalla strabiliante cavalcata della scorsa annata, hanno rivoluzionato e ringiovanito il loro organico in estate. Sotto le mura sono arrivati giovani in rampa di lancio, vogliosi di dimostrare il loro valore, mentre in panchina siede Marco Calvani: il coach romano non ha bisogno di presentazioni, a lui è affidata la guida tecnica dei gialloneri, pronti a dare battaglia sin dalla prima di campionato. Una stagione “lunga”, già iniziata con le gare di Supercoppa LNP e che proseguirà con le 26 gare di regular season e le 6 gare della fase ad orologio. Si arriva al 19 aprile 2020, quasi sette mesi di grande basket prima della post-season.

Proprio la prima uscita è un deja-vù: come lo scorso anno, anche questa stagione l’avversario all’esordio è la Givova Scafati. In Campania Bergamo passò grazie al canestro a fil di sirena di Benvenuti, al PalaAgnelli ci aspetta un’altra battaglia. I gialloblu, allenati da Griccioli, hanno riconfermato il nucleo degli italiani composto da Tommasini, Contento, Rossato e capitan Ammannato. Al loro fianco il cavallo di ritorno Crow ed i lunghi Lupusor e Fall, mentre il duo straniero è formata dalla coppia a stelle e strisce Frazier-Putney, un duo che promette di dare spettacolo in questo campionato, come già fatto nell’antipasto della Supercoppa LNP.

Coach Marco Calvani parla alla vigilia: “La squadra ha sempre cercato di trasformare in campo le nostre richieste. Abbiamo un gruppo di giocatori nuovi, che mai avevano giocato insieme prima; sono soddisfatto per quanto fatto dai ragazzi per arrivare pronti. Mi aspetto che i miei giochino sui 40 minuti, fino alla fine, qualsiasi cosa accada: questa deve essere una nostra caratteristica, mai mollare di testa. Vogliamo dare un segnale a noi stessi, vogliamo che ci sia distribuzione delle responsabilità, così da togliere punti di riferimento agli avversari. Tutti quanti devono avere la possibilità di prendersi la scena.”

Fabrizio Carcano