Tutti in piedi ad applaudire coach Devis Cagnardi, il tecnico che prendendo una squadra a mercato già chiuso il 20 luglio, con zero giocatori zero, ha regalato a Bergamo una stagione da 23 vittorie in 40 partite, con un quinto posto in stagione regolare e un quarto nei playoff, con la semifinale persa in gara 5 a Cividale giocando con 5 giocatori.

“Con questa gara 5 di semifinale si è chiusa la nostra stagione. Mi preme sottolineare come l’epilogo sia certamente ingeneroso e irrispettoso verso i miei giocatori, il sottoscritto ed il mio staff, perché nessuno di noi si meritava di presentarsi a Cividale in queste condizioni”.

Le parole di coach Devis Cagnardi dopo l’eliminazione della Bergamo Basket 2014 nella quinta gara di semifinale playoff contro la corazzata Cividale trasudano di amarezza.Umana e professionale.

“I nostri avversari, ai quali vanno i miei complimenti, hanno certamente meritato il passaggio del turno e anche senza gli infortuni di Negri, Ihedioha e Sodero e con Cagliani che stava giocando 25 solidissimi minuti di media nei playoff ed Isotta che ha spaccato e deciso più di una partita nei suoi 30 minuti di utilizzo; una eventuale nostra vittoria sarebbe stata obiettivamente un risultato difficile, ma per rispetto alla nostra squadra ed a tutto quello che ha dimostrato durante l’anno si sarebbe dovuto avere una capacità di gestione ed un buonsenso diversi da quelli dimostrati. Personalmente ho provato a ricucire la situazione, ma la Bergamo cestistica signori è questa: più volte ho detto che sarebbe stato necessario fare passi in avanti in termini di collaborazione e professionalità perché i campanilismi e l’esaltazione dei  propri personali interessi non possono creare sistema. Era chiaro che la strategia della stagione è sempre stata di cercare la migliore performance dei 5 senior, lavorando incessantemente sui giovani e perdendo anche partite pur di dare loro l’opportunità di crescere per poi farsi trovare pronti e alzare il livello della squadra nella seconda parte di stagione. Questo è stato fatto e questo ci è stato tolto, per poi vederli in campo in una competizione giovanile giocata in modo disastroso sotto ogni aspetto tecnico ed emotivo che sia. Rimane quanto di buono fatto, un girone di ritorno strepitoso con 9 vittorie nelle ultime 11 partite, due serie di playoff al limite del proibitivo recuperate dallo 0-2 con un Palazzetto che ha dimostrato quanto questa città possa amare la pallacanestro ed emozioni che hanno lasciato il segno.”

Quindi una chiosa finale che fa presupporre un addio quasi scontato e logico: Cagnardi merita di allenare in A2, per la B un tecnico così è un lusso che solo una società ambiziosa può permettersi.
“Ringrazio tutti i miei compagni di viaggio, perché non dimentico il mio primo giorno da allenatore a Bergamo, era il 28 luglio e 10 giorni dopo sarebbe iniziata la stagione: eravamo con Petronio, Milesi e Meneghel, avevamo zero giocatori, zero personale, zero materiale, zero appartamenti. Il nulla. Guardarmi indietro e vedere quanto è stato fatto mi riempie di orgoglio e sono convinto che da qui si possa e si debba ripartire con passione, idee chiare e perché no con gli stessi partner da Bluorobica in giù perché la strada scelta è stata vincente e gli errori sono fatti per migliorarsi. Se tutti faranno un passo verso il bene comune e il palazzo dell’ultimo mese farà capire cosa potrebbe essere il futuro….”

Fabrizio Carcano