Bergamo – 71 giorni senza i due punti ed ecco il miracolo. Dopo 11 ko di fila, l’alba di una nuova vita per la Bergamo Basket cenerentola del girone Ovest di serie A2 è la sorprendente vittoria casalinga, la terza del campionato e la primissima nel girone di ritorno giunto alla seconda giornata, su Tortona. Gli Orsi secondo nickname sportivo, i Leoni per tradizione cittadina. Sbranati lo stesso. Sulle ali e con le unghie affilate del prossimo taglio Dwayne Lautier-Ognuleye, autore (20) della più commovente delle prove d’addio, benché per adesso si sia deciso di restare col terzetto d’oltre confine secondo la logica dell’alternanza, ma soprattutto della ritrovata chimica di squadra. 89-65 (29-16, 55-32, 67-42), parafrasando la buonanima di Ciotti davanti a 853 testimoni sugli spalti del PalaAgnelli (arbitri Raimondo, Morassutti e Pecorella), col quintetto di Ramondino nettamente perdente rispetto a quello di Calvani nella guerra dei Marco dalla panchina. Peccato solo per il bottino corsaro di Capo d’Orlando, ancora penultima, a Torino: il 4 gennaio la rincorsa alla salvezza parte da Cisterna di Latina contro la terzultima, l’Eurobasket Roma, battuta a Bergamo il 19 ottobre alla terza a ruota dell’inizio stagionale contro Scafati risolto proprio dall’uomo in discussione (non per club e allenatore, a sentire le loro campane) al fotofinish dalla sua metà campo.
Il britannico scrive 6 nel break da 18-8 a un tris abbondante dal primo stacchetto in cui Bozzetto riesce a mettere bomba e appoggino, con l’americano Jeffrey Carroll (12 nella frazione, 27 totali) a sigillare la tripla e il compagno ai saluti, insieme ad Allodi, a garantire dalla linea il massimo vantaggio sul 25-10. Dallo shootout Cepic-Carroll-Tavernelli a fine quarto escono vittoriosi i gialloneri, che nel secondo vanno anche a più 16 (34-18, 2′) grazie alla zaffata di talco dalle falangi della new entry Marra. La chiave però restano, o dovrebbero restare, i corri e penetra del duo straniero, anche perché di là Gaines si dà la sveglia per il temporaneo meno 11 azzeccandola in seguito da oltre l’arco (38-26, 5′). Alla banda dell’allegra imbucata si unisce comunque anche Allodi e Lautier allarga il divario fino al 45-26, mantenuto dal suo 3 dalla lunga per il 48-29 a un paio dalla sirena corta e incrementato dal duo Bozzetto-Parravicini, dalla carità e dall’angolo, fino alle 23 lunghezze.
Il guaio della Bertram al rientro dal tunnel sono i falli a quota 3 di Grazulis e Cepic. L’ex Latina (dall’altra parte Pullazi, a bordocampo, lascia a Casella l’onere dell’ex) fa subito il più 25. Tre attacchi sbagliati e Martini punisce da fuori al 3′, ma il londinese risponde per le rime pareggiando a 17 l’altro forestiero di casa, pronto a esplodere per il clamoroso e impensabile 63-35 al quarto giro di lancetta. Il 65-37 inchiodato da Carroll sul lancio stile baseball del rinnegato speciale è l’incipit del tripudio anticipato, anche se il cronometro ancora lunghetto richiede attenzione. Tavernelli la riporta a 25 alle soglie dell’ultima passerella approfittando di ben tre azioni locali da 24 secondi scaduti. Niente da fare, si schioda anche Parravicini (72-44, 1’20”). L’Usa altrui prova a rifarsi sotto dal divano (72-49) a 7’42” dal gong. Nemmeno un tecnico a Calvani a una sestina dalla fine fa riavvicinare gli ospiti più di tanto, perché Zugno ingaggia un bel duello con Grazulis, l’unico o quasi a salvarsi dei suoi. Forse con Martini, vedi schiaccione del 58-76 a un poker dal dunque, rintuzzato dal secondo missile terra-aria della serata di Allodi. Parravicini affossa ulteriormente il nemico, 89-63 a un minutino, e c’è pure il tempo per l’esordio del 2000 Matteo Aristolao.
Simone Fornoni