Bergamo – Tenuta in piedi da Dwayne Lautier-Ogunleye e da un Ruben Zugno (foto Alex) da tre missili terra-aria nel terzo quarto, giusto per non sbracare, alle fine davanti ai 631 di casa, contro l’Agrigento dell’ex celanino Devis Cagnardi, per la Bergamo Basket 2014 arriva la sesta sconfitta (66-81, 20-29, 34-48, 57-66) di fila. Senza Jeffrey Carroll, sginocchiato nell’allenamento del martedì e in stampelle, si rimane a quota 4 al cospetto di una corazzata che sale a 12 nell’Ovest della serie A2.
Agli ordini di Boscolo Nale di Chioggia, Caruso di Milano e Perocco di Ponzano Veneto partono Zugno, Marra, Lautier, Costi e Bozzetto contro De Nicolao, Ambrosin, James, Chiarastella ed Easley, pericolo pubblico annunciato che attira raddoppi lasciando libero un 4 tattico come l’oriundo. Apre da tre Costi, unico a tenere botta allo start, con James (12 a fine quarto) a firmare lo strappettino con due ciuffate più contatto (14-7, 4’19”), poi l’inglese regala palla ad Ambrosin per il gap più pesante a quota 18 ospite, peggiorato in seguito da oltre l’arco dallo stesso protagonista (23-11, 6′). Il mezzo lungo e il play di casa limitano i danni, prima dalla lunetta e quindi dal divano (18-25, 7’50”), fino all’entrata del londinese pareggiata dalla carità da Ambrosin. Pesano le otto palle perse, che nella frazioncina della sirena corta arrivano subito alla doppia cifra. De Nicolao (34-22, 3′) si unisce alla selva di bombe, i gialloneri non trovano continuità in attacco e la coppia Pepe-Ambrosin dilata lo score comodamente da sotto (42-25, 7′).
I soprassalti di Zugno, Dieng e Lautier (11 a fil d’intervallo) tengono a galla l’obbligata rotazione a 8 di coach Marco Calvani, ma di là c’è il fratello del regista della Nazionale che ne schiaffa un poker (52-38, 4′, e 11 punti) senza battere ciglio e il paniere dispari di Zugno non avvia alcuna rimonta. Il redivivo James e Pepe vanno a mille dalla media-lunga (60-45, 5’30”) come dalla carità (secondo più 17 della serata), l’ex tricolore Juniores a Cantù da fuori è il solo di casa a inquadrare il mirino (53-62, 7’20”) riavvicinando un pochino i suoi. Niente da fare: la passerella finale vede ancora pasticci bifase fino ai 3 punti di Ambrosin dall’angolo implementati dallo scippo di Chiarastella sulla rimessa di Marra (75-58, 3′). Il resto è garbage time in cui Lautier regala inchiodata e bombone tanto per la cronaca. Domenica si va a Biella, il 30 con Trapani si anticipa alle 17.
Simone Fornoni