Fabrizio Carcano

Peccato. Per un soffio al Bergamo Basket non riesce un’impresa clamorosa, per un soffio il BB14 non riesce a battere la capolista Torino e centrare una vittoria importante in chiave salvezza.
Per un solo canestro di differenza Torino passa al PalaAgnelli per 98-96 e conferma la spietata legge del più forte.

E che Torino sia più forte lo dice la classifica e il suo roster.
Peccato davvero.

Serviva un miracolo, dopo quello contro Casale Monferrato, per battere la più quotata squadra torinese, serviva una gara perfetta e non è arrivata per un soffio.

Bergamo, con le rotazioni accorciate dalle assenze di Dieng e Marra, ha lottato pur ruotando solo sette uomini, con cuore e anche con cervello, ha spremuto il talento dei suoi americani, è rimasta incollata per tutti i quaranta minuti ad un avversario più forte tecnicamente e muscolarmente, ma alla fine ha dovuto cedere alla legge del più forte. E adesso, quando mancano 12 partite alla fine della stagione, compresa la fase a orologio, serve davvero un miracolo. Occorrerebbero almeno sei vittorie per una squadra che finora ne ha vinte quattro e perse sedici…

La partita vede Bergamo scattare bene dai blocchi con due bombe di Darryl Jackson per un incoraggiante 6-2. Torino reagisce con il talento di Marks e Alibegovic, mette la freccia sul 14-15 ma fatica a scappare, con i bergamaschi che restano attaccati con i giochi da tre di Jackson e di Jeffrey Carroll.

Finita la vena balistica dei due strangers il BB14 si smarrisce in attacco, Bozzetto forza conclusioni e perde un paio di palloni e Torino inizia a produrre uno strappo fino al 30-38 che sembra girare la gara a favore dei piemontesi. Jackson e Carroll tornano a segnare e ricuciono il distacco e all’intervallo i padroni di casa chiudono sotto di due sul 43-45 con la bomba di Carroll sputata fuori dal ferro beffardamente.

La ripresa si apre con due bombe consecutive di Jackson che illude Bergamo con il sorpasso sul 51-49 ma Torino reagisce con un parziale di 9-0 trovando canestri di Marks e di Diop. Bergamo scivola a meno sette sul 51-58, poi sotto di otto sul 58-66. Il BB14 tenta di restare aggrappato, Parravicini si inventa una serie di canestro e l’ultimo giro di boa vede Torino davanti 63-68. Nell’ultimo periodo Bergamo prova a riavvicinarsi, con il solito Parravicini, sul 69-72 ma Torino ha troppa fisicità sotto canestro con Diop che firma lo strappo ecisivo lanciando i suoi sul 72-83 a cinque minuti dalla sirena. Sembra davvero finita ma Bergamo non molla, riapre il match con due bombe di Zugno e poi, pur perdendo per falli Bozzetto, Zugno e Jackson riesce comunque a ricucire fino ad una sola lunghezza, sul 96-97. Ma Torino trova dalla lunetta il punto decisivo. Peccato, Bergamo ha quasi fatto il miracolo…