Tra le squadre calcistiche della Bassa coinvolte dallo stop obbligato c’è il Fontanella, terzo in classifica nel girone E di Prima categoria al momento dell’arresto del torneo. Alla guida dei biancorossi ecco Massimiliano Bertolotti, che ha definito il suo punto di vista sul futuro del calcio dilettanti: “La Federazione non si è ancora pronunciata, ma proseguire la stagione adesso non ha più senso. Qualsiasi verdetto sarà emanato non potrà accontentare tutti: il problema di come gestire le classifiche a mio avviso è l’ultimo a cui pensare. La priorità a mio avviso è chiedersi quando si potrà ripartire nella prossima stagione: le risorse economiche a disposizione saranno inferiori, perciò bisogna capire quante saranno le squadre iscritte”.

Sulla stagione finora allestita dai suoi ha detto: “Siamo partiti fortissimo, poi è arrivato un calo alla fine del girone di andata, causa infortuni, condizione fisica non ottimale e un pizzico di sfortuna. Nonostante questa flessione non abbiamo mai perso la bussola, rimanendo nel lotto delle migliori. A cosa puntavamo? Non avevamo l’ossessione di conquistare il salto di categoria, tuttavia la posizione in classifica che avevamo al momento dello stop ci obbligava a crederci e fino all’ultimo avremmo detto la nostra, magari ai playoff”.

Chiusura con una riflessione interessante: “Da questa pandemia dobbiamo ricavarne qualcosa, perciò dico che forse sarebbe il caso di avere meno squadre professionistiche e più dilettantistiche, così da valorizzare i paesi ed i giovani che ad un certo punto del loro percorso sportivo, dopo il settore giovanile, finiscono ad essere costretti a giocare a calcio negli amatori”.

Norman Setti