Atalanta – Palermo 5-0 (3-0)
ATALANTA (4-2-3-1): Carnesecchi; Zortea, Guth, Bettella, Brogni (34′ st Girgi); Del Prato (cap.), Colpani; Peli (26′ st Cambiaghi), Kulusevski (34′ st Da Riva), Colley (12′ st Traore); Piccoli (11′ st Nivokazi). A disp.: Piccirillo, Corna, Heidenreich, Okoli, Gyabuaa, Kraja, Babbi. All.: Massimo Brambilla.
PALERMO (4-4-2): Avogadri; Rizzo (cap.), De Marino, M. Gallo, Petrucci (25′ st Fradella); Sicuro, Ruggiero (1′ st Leonardi), Santoro, Lucera (27′ pt Mendola); Cannavò (11′ st Montaperto), Louka (11′ st Birligea). A disp.: Bruno, Gambino, Angileri, Minacori. All.: Giuseppe Scurto.
Arbitro: De Santis di Lecce (Trinchieri di Milano, Feraboli di Brescia).
RETI: 11′ pt Bettella (A), 14′ pt Piccoli (A), 22′ pt Bettella (A), 33′ st rig. Nivokazi (A), 44′ st Cambiaghi (A).
Note: ammoniti Petrucci e Rizzo per gioco scorretto, M. Gallo per fallo di mano. Corner 9-5, recupero 2′ e 0′.

Zingonia – Una cinquina che vale una tombola. Bettella spiana la strada nel cantiere di Zingonia (plesso in costruzione lungo il lato opposto alla tribuna), a ruota anche Piccoli usa la testa per fare male e l’Atalanta Primavera può guardare il Palermo dall’alto del trabattello del bel gioco ammantato di concretezza. Seconda vittoria su due che vale il punteggio pieno sulle ali dell’anticipo casalingo del venerdì del campionato di categoria, non privo di sperimentazioni tipo Traore a destra e Cambiaghi sul versante opposto, con la trasferta contro l’Udinese alle viste nel terzo turno.

Nemmeno il tempo di alternare con godibile dosaggio le verticalizzazioni di Kulusevski all’ampiezza della manovra sulle estreme, e i nerazzurrini trovano in rapida successione il doppio cabezazo che la sblocca: il difensore su cui l’Inter s’è riservata la ricompra svetta incrociando in lob l’angolo da sinistra di Colpani, quindi la scodellata di Peli quasi dal fondo dal lato opposto innesca Il colpo di frusta dell’ariete Piccoli dallo stesso esito. Praticamente una fotocopia del rompighiaccio, invece, il tris poco oltre il ventesimo del mastino padovano, che stavolta schiaccia in rete sulla parabola dalla bandierina destra sempre dell’interno di San Zeno Naviglio.

Pochi o nulli i break rosanero, con Cannavò a girarsi al 18′ dal vertice sinistro mandando ai dirigibili impegnando Carnesecchi e la difesa (un piede la devia sopra il montante) dieci minuti più tardi di sinistro sulla seconda palla concessa da Guth. A metà del guado (24′), però, poteva essere poker senza i miracoli di Avogadri su Colpani e il susseguente tap-in del centravanti di Sorisole. È l’altro prestito atalantino Louka a impegnare seriamente l’estremo di casa (29′) con una zuccata a terra davanti al secondo palo imbeccata da Santoro dal centrosinistra. La ripresa è un pro forma a mediane già invertite (Santoro a destra, Sicuro a mancina) in mezzo alla girandola di cambi: al decimo Piccoli non raccoglie i frutti degli sforzi di Peli (palla bassa) e Kulusevski dalla catena di destra solo perché Mirko Gallo di schiena ci mette il lucchetto. Al 24′ il nazionale svedese guadagna un piazzato dal centrodestra di cui si incarica Colpani, Guth in spaccata alta coglie la traversa piena. A 12 dal novantesimo il tiro di Colpani sulla verticale di Kulu è intercettato di mano da Gallo e Nivokazi può calare il poker dal dischetto. Quota cinque? Pronti: percussione di Traore, virato verso sinistra, e assist di tacco per l’accorrente Cambiaghi che la schiaffa in rasoterra di mancino nell’angolo lontano. Che spettacolo.

S.F.