ZanicaCocco ha cambiato volto alla partita”. Beppe Biava elogia nel puntero sardo il rigorista, il sigillatore imbracciando la doppietta e a metà del guado l’assistman sul contropiede di Manconi che ha ribaltato lo score con la Pro Sesto per la seconda vittoria casalinga (su sei totali) dell’AlbinoLeffe: “Nel primo tempo, pur equilibrato, gli avversari hanno gestito, anche se hanno affondato al primo colpo cogliendoci di sorpresa verso il finale. Nel secondo Andrea è stato decisivo, innalzando il livello tecnico, qualitativo e quantitativo. Ha fatto girare la squadra tenendola alta”, l’elogio del tecnico bluceleste.
Tutto qui, il segreto del ritorno al successo dopo quasi un mese (Jacopo di misura a Trento l’11 dicembre) e, tra le mura amiche dello Stadium, da ben tre (3-1, stesso score, al Novara il 9 ottobre)? Il cenatese smentisce: “Cocco volevo tenermelo per l’ultima mezzora perché sapevo che il giropalla della Pro ci avrebbe costretti a correre tanto a vuoto facendoci sprecare tante energie. In generale abbiamo rovesciato il trend di dicembre, quando spirito e atteggiamento non erano quelli richiesti per tirarci fuori da una classifica complicata (ora 27 punti, più o meno a metà, NdR). La prima metà è stata equilibrata, ma le occasioni migliori sono state le nostre con Piccoli, uno dei giovani che sembra un veterano per come sta in campo. Sul gol siamo stati passivi facendosi sorprendere. Anche a Salò eravamo riuscito a mettere in difficoltà una squadra forte. Siamo stati premiati giustamente per aver interpretato la sfida come dovrebbe essere sempre”.
Infine, sui singoli. “Offredi ci dà l’esperienza e la voce in più. Pagno è giovane, giocherà ancora. Manconi, Cocco e Giorgione, Borghini e Milesi: sono queste le chiocce – chiosa Biava -. Zoma è fastidioso, corre e si sacrifica tanto anche da quinto ma da punta oggi non ha giocato in modo diverso, arretrando a rubare palla sul contropiede del 2-1 dopo essersi procurato il rigore. L’ho avuto tanto tempo in Primavera, so che è generoso, col suo baricentro basso è duro da marcare, un giocatore importante, ha ampi margini di miglioramento. Mi è piaciuto pure Brentan. Ora sotto con la Pergolettese”.

PAGELLE
Offredi 6: sbilanciato sul primo palo in occasione del gol.
Borghini 6: puntuale senza (dover) essere un fulmine di guerra.
Marchetti 6: si guarda a vista con Gerbi, ma prende mezzo punto in più perché non è da lui che arriva il gol.
Milesi 6: piuttosto bloccato da braccetto, si segnala per i lunghi rilanci, mai sparati a caso.
Saltarelli 7: da difensore riciclato in corsia fa benone le veci dello squalificato Gusu, da appoggio costante alle grandi manovre.
Giorgione 6: riassunto di cross sprecato e leadership a intermittenza come la forma (11′ st Cocco 9: più apoiador alla brasiliana che attaccante puro
Brentan 6,5: rischia una gamba per borseggiare nel rimpallo-flipper l’ex Corradi innescando di fatto il rigore del pari.
Piccoli 6,5: se ne mangia subito due grandi come una casa, ma nelle due fasi è il più continuo.
Petrungaro 6,5: guizzi a mancina e corner corretto dal migliore per il 3-1 del tutti a casa (46′ st Jacopo Gelli sv).
Zoma 7: la continuità nell’arco della partita non è il suo forte, il saper essere decisivo eccome. Leggi rigore procurato e recupero sulla trequarti difensiva per il la alla ripartenza della rimonta (36′ st Doumbia sv).
Manconi 7: sale sull’ottovolante in classifica cannoniere, seguito a un’incollatura dal più scafato compagno, ma si ha l’impressione che a farlo rendere al meglio sia la compresenza di Momo nel tridente.
All. Biava 7,5: trasmette le motivazioni a dovere dosando i cambi. Tenersi Cocco in caldo ha portato benissimo.