Il nuovo profeta del pallone nerazzurro si chiama Ivan Juric. Alla fine, come preannunciato dalla pagina Facebook di Bergamo & Sport dal direttore Matteo Bonfanti, che alla Casa del Giovane giovedì sera al Galà del Calcio Bergamasco ha raccolto la “soffiata” del collega Fabrizio Pirola, sarà davvero l’allievo prediletto del maestro a raccoglierne l’eredità. Aggiuntosi solo in settimana alla lista dei pretendenti alla successione di Gian Piero Gasperini, ovvero Raffaele Palladino e Thiago Motta cui s’è unito a sua volta come outsider Patrick Vieira, il cinquantenne croato, giocatore del Gasp ai tempi del Crotone e del Genoa in cui avrebbe cominciato ad allenare da vice, è distante dal biennale a 2,5 milioni a stagione bonus compresi solo il vertice tra gestione sportiva e proprietà dell’Atalanta in corso da qui a breve.
Per l’okay, insomma, si aspetta il sì del proprietario co-chairman Stephen Pagliuca nel summit di stamani con Antonio e Luca Percassi, presidente e amministratore delegato, e il direttore sportivo Tony D’Amico che con Juric ha lavorato benissimo tra 2019 e 2021 all’Hellas Verona prima del triennio torinista del mister medesimo. Il 3-4-3 o 3-4-2-1 più o meno fisso e la filosofia calcistica del tutto combaciante con quella del neo tecnico della Roma, che ha lasciato Zingonia dopo un novennio favoloso, è stato ovviamente tra i fattori determinanti della scelta, ricaduta su di lui a dispetto del doppio subentro con esonero nella Roma e nel Souhtampton nell’ultima stagione, circostanza quest’ultima che allunga un po’ i tempi tecnici dell’annuncio causa solito iter burocratico.
Il gioco offensivo e propositivo non cambia di mezza virgola. La certezza che si accompagna alla scommessa, ma ad alti livelli per allenare e dimostrare il proprio valore servono anche le occasioni. Il giallorosso per due mesi tra Daniele De Rossi e Claudio Ranieri è durato troppo poco allo scopo. Salvo sorprese o imprevisti dell’ultim’ora, quindi, Bergamo può accogliere il suo profeta designato dopo aver dovuto salutare l’artefice massimo di un ciclo forse irripetibile. Al buon Ivan, maestro del gegenpressing in campo e particolarmente focoso anche dentro l’area tecnica, la chance di mantenere la Dea ad asticella Olimpo.
Si.Fo.


venerdì 6 Giugno 2025


