Gollini 6: marca visita distendendosi sul tentativo di Svanberg, poi è costretto ad arrendersi sul bel colpo sotto di Tomiyasu e sul tap-in di Paz. Incolpevole.

Toloi 6: trenta e rotti minuti di ordinaria amministrazione poi noie muscolari chiudono il suo 2020 calcistico (35’pt Palomino 6: catapultato in campo quasi a sorpresa, fa il suo)

Romero 7: si mette nel taschino un attaccante navigato come Palacio e comanda il reparto. Sfrontato.

Djimsiti 6: viaggia abbondantemente sopra la sufficienza. Presente.

Hateboer 6: centellina i suoi proverbiali “strappi” sulla corsia di destra, compensando con un lavoro apprezzabile anche nelle veci di terzino bloccato

de Roon 6: qualche errorino di troppo ma tutto sommato trova sempre la chiave per emergere

Freuler 5.5: meno bene del solito. Frenata fisiologica dopo aver tirato la carretta (quasi) da solo da due mesi a questa parte (40’st Malinovskyi sv)

Gosens 5: si perde Tomiyasu in occasione del gol felsineo. Da lì è tracollo (40’st Mojica sv)

Ilicic 7: subito un lampo all’alba del match, buono per procurarsi il penalty che spianerà la strada alla Dea. Gasp gli risparmia la ripresa. Tonico (1’st Miranchuk 5.5: finalmente una buona dose di minutaggio, non altrettanto l’interpretazione dello spartito)

Pessina 6: sforna una prova di sostanza, senza effetti speciali ma comunque positivo

Muriel 8: impatto devastante sul match. Affetta il Bologna in venti minuti: spiazza Da Costa dagli undici metri e dopo appena due minuti sentenzia nuovamente il portiere portoghese con un mancino fulminante. Man of the match (20’st Zapata 6: in campo per provare ad arrotondare lo score, assiste invece alla remuntada rossoblù)

Gasperini 6: per quasi ottanta minuti aveva pregustato l’ennesima vittoria capitale con vista sull’Europa sull’Europa che conta. Poi il black-out finale rende un filo più amaro un Natale comunque positivo.

Michael Di Chiaro