Un altro trasloco, non senza una nota di rammarico, ma con la somma certezza di poter raccontare ancora qualcosa di grandioso nel dilettantismo. In tema di campanilismo, quando di mezzo c’è il ponte che collega Sarnico e Paratico, balla qualcosa di più di un semplice trasferimento, o di una discesa di categoria: del resto, il calcio di riferimento diventa quello bresciano. Tuttavia, la bomba di mercato non è in discussione, vuoi perché la squadra in oggetto, il Paratico appunto, è annoverata dal girone D di Seconda categoria, comprensivo anche di Carobbio 2020, Foresto, Aurora Trescore, Nuova Valcavallina e U.S. Sarnico, e vuoi per il fragore che solo la prima storica discesa in Seconda di bomber Matteo Sora può comportare. Così dopo la lunga pagina scritta a fianco dell’amico-dirigente, Michele Bizioli, tra Atletico Sarnico e Atletico Villongo, l’intramontabile Sora torna a fare le valigie, attraversando il ponte con l’intento di fare ancor più grande una squadra, giovane ma dall’avvenire assicurato, come la compagine allenata da Mario Ruggeri, fattosi conoscere alle nostre latitudini quale diesse dell’allora Castellese. Il ruolo della chioccia, tutta esperienza e buon esempio, è lì da vedere. Ma spicca soprattutto lo status, ora più calzante che mai, dell’Eroe dei Due Mondi. Dopo Cortefranca, Adro, Iseo, Chiari e Castelcovati, oltre alla parentesi di successo nel Coccaglio, al fianco di un altro fido compare come bomber Andrea Valli, Matteo Sora torna nel Bresciano e si accasa al Paratico, con la smania di riprendersi spazio e visibilità, dopo qualche guaio fisico di troppo e una stagione, la scorsa, non certo trascendentale. E a questo punto, che si tratti di calcio bergamasco o bresciano poco cambia, perché tutte le avversarie sono avvisate.
Nik

Nella foto di copertina, Sora ai tempi dell’Atletico Sarnico