Valera Fratta – Atletico Chiuduno 3-3
Valera Fratta: Giorgi, Rossi, Ricotti (23’st Pellegrino), Santersiero, Rubino, Fugazza (48’st Maini), Vignati, Gorra (18’st Garbugli), Griffini, Bellani, Luppi. All.: Colombani
Atletico Chiuduno: Azzola 8, Radaelli 7, Piantoni 7, Bertoli 7, Capoferri 7, Poloni 7, Mecca 7 (23’st Zinesi 6,5), Bosio 8,5, Bosis 9 (44’st Caldara s.v.), Cecilli 7 (30’st Zanardi 6,5), Macetti 7,5. All.: Marchesi
Arbitro: Maurello di Sesto San Giovanni
Reti: 1’pt Luppi (VF), 17’ e 34’pt, 13’st Bosis (AC), 22’pt Rossi (VF), 46’st (rig.) Fugazza (VF)
Note: ammoniti Macetti (AC) e Gorra (VF) per proteste. Al 39’pt Azzola (AC) respinge un calcio di rigore battuto da Bellani (VF)
Migliore in campo: Bosis (AC)

Valera Fratta (Lo) – Missione compiuta, l’Atletico Chiuduno esce indenne dalla “Bombonera” di Valera Fratta strappando il pass per la finale, tutta bergamasca, di Coppa Lombardia. Tre a tre il risultato scaturito da uno dei catini più temibili, e carichi di storia, di tutta la Lombardia. L’Atletico, abile a non fare calcoli a dispetto del vantaggio scaturito con il risultato dell’andata, risponde colpo su colpo alle sortite valeriane; si affida alle certezza di sempre, in primis Bosis e Azzola, e porta in saccoccia una qualificazione rimasta in bilico per non più di un’ora di gioco. Tante le emozioni, altrettanti i colpi di scena in un primo tempo in cui accade un po’ di tutto, ma al dunque a prevalere sono la determinazione e l’organizzazione dei ragazzi di Beppe Marchesi, apparsi squadra vera pronta a gettare il cuore oltre l’ostacolo. L’arrivo a Valera Fratta presenta subito un conto salatissimo, perché oltre alla squalifica di Pezzotti si para dinanzi il campaccio lodigiano, reso ancor più insidioso dal caloroso tifo locale, cui comunque la giovane frangia dell’ “Atletico Chiuduno Group” riesce a rispondere per le rime. Coefficiente di difficoltà ancor più elevato dopo il vantaggio dei lodigiani: passano solo 16 secondi, e il calcio d’inizio gialloverde culmina nel tentativo di Luppi, che con la complicità di una zolla maligna si trasforma nel gol che riporta in parità i giochi-qualificazione. Fugazza, che mette di un soffio alto dalla distanza, sfiora il raddoppio, ma nel complesso l’Atletico ha il grosso merito di rientrare subito in partita, accusando relativamente il cazzotto. A lato un tentativo di Gorra, innescato dalla mancata presa di Azzola, ma Bosis e compagni ci sono eccome e salgono rapidamente di giri. Al 17’ punizione dalla trequarti battuta da Bosio e stacco imperioso di Bosis, che coglie fuori tempo Giorgi per il gol del pari. Al 20’ corner di Fugazza, la palla sbuca dalla selva di uomini e solo un grande riflesso di Azzola evita il peggio. Ma il Valera Fratta capisce che su palla inattiva può fare male e poco più tardi matura il muovo vantaggio: tiro-cross di Rossi e palla nell’angolo più lontano. Si gioca su ritmi palpitanti, ma l’Atletico è, se possibile, ancor più sul pezzo, dall’alto di un forcing imperniato sui tocchi calibrati di Bosio e Cecilli, la voglia di Macetti e, soprattutto, l’impareggiabile ruolo di terminale rivestito da Fabri Bosis. Al 27’ Macetti sfugge alla difesa, raccoglie un lancio lungo e calcia di mancino, solo la pronta uscita di Giorgi può blindare la porta, mentre Rossi alla disperata allontana. Al 32’ corner di Cecilli, capocciata da pochi passi di Bosis e, quando sembra fatta per il gol, ecco ancora Giorgi bloccare proprio sulla linea di porta. Vano un altro tentativo aereo di Macetti, ma siamo alle avvisaglie del 2-2, che si concretizza al 34’: cross morbido di Bosio per la testa di Bosis, che schiaccia a rete con la dirompenza degli “Zlatan” nostrani. Missione compiuta? Macché, gli episodi che contano devono ancora arrivare. Azzola, dopo un avvio di gara da incubi, strappa applausi a scena aperta con un colpo di reni che toglie dalla porta lo spiovente calciato da Bellani, che poco più tardi ci prova direttamente dal dischetto. L’arbitro, infatti, assegna un rigore per presunto fallo su Vignati, ma il portierone ospite, avvezzo ai grandi palcoscenici di Coppa, intuisce e respinge con una prodezza. Il colpo, stavolta, si fa sentire in casa lodigiana, perché in avvio di ripresa l’Atletico è finalmente padrone della situazione: in campo e pure sugli spalti. L’unico brivido utile a riaprire i giochi arriva, tanto per cambiare, su palla inattiva: un rimpallo favorisce Rubino, ma Azzola a mano aperta respinge sul palo, mentre Luppi manda a lato il tap-in. Gol mancato, gol subito e puntuale si manifesta la sentenza griffata bomber Bosis, che al 13’ prende l’ascensore e devia a rete una nuova parabola-gioiello del fido compare Bosio. Ora è davvero fatta, Capoferri e soci alzano la necessaria muraglia concedendo qualcosa giusto nel finale. Dopo un maiuscolo salvataggio sulla linea di Piantoni, il Valera Fratta pareggia a tempo scaduto, grazie a un calcio di rigore concesso per fallo di mano di Zinesi: stavolta va Fugazza ed è 3-3 definitivo. Al triplice fischio scatta la grande festa ospite, l’“Atletico Chiuduno Group” spara le ultime cartucce, in coda a una serata emozionante, che il diesse Domenico Finazzi prova a raccontare a mente fredda: “Mi complimento con tutti, giocatori e mister in primis, perché abbiamo dimostrato di volere a tutti i costi la qualificazione e abbiamo risposto colpo su colpo, senza cadere nelle provocazioni e prendendo atto che il campo non concedeva grossi ricami. E’ la vittoria del gruppo, di una società e di una squadra che hanno voluto fin da agosto questa finale e se la sono presa. Un pensiero particolare va anche a Michele Ruggeri, che ha dato il suo contributo all’inizio di questa avventura. Ora ci aspetta la Falco, una finale tutta bergamasca è ancora più bella”.
Nikolas Semperboni