Quattro gironi in Seconda Categoria composti da squadre bergamasche, 63 in totale. Ogni domenica sono numerose le partite imperdibili, tra match di cartello ad alta classifica e sfide da crepacuore riguardanti la lotta salvezza.

Nel quinto turno del girone di ritorno sono in programma gare che si preannunciano scoppiettanti come Baradello – Gandinese oppure come Berbenno – Ghiaie o Uso Zanica – Albano.

La copertina, però, va allo scontro fratricida del girone D, finora il più combattuto ai piani alti, quello delle 15 squadre, complice il ritiro dell’Issese. È in programma infatti la sfida tra la capolista Pumenengo e la quarta forza del campionato, il Brembate, distante solo quattro punti dalla vetta.

Il Pumenengo di mister Brambilla, squalificato fino al 7 marzo, è reduce dalla vittoria nel derby di domenica contro il Fara Olivana firmata dalle reti di Rusconi e Sala.

Quest’ultimo, capocannoniere del girone e decisivo all’andata, però, non potrà giocare contro il Brembate perché squalificato, una perdita importante per la prima della classe, costretta già a fare a meno di Telli, perno del centrocampo. Senza di loro, però, il Pumenengo potrà contare su giocatori importanti e dal rendimento elevato come Rusconi, Bolli, Ruschetti e Vezzoli, tra i protagonisti del salto di categoria del 2018.

Troveranno contro un Brembate che vuole ancora dire la sua in questo campionato: la formazione di mister Motteran ha perso domenica contro l’Acov nonostante, a dieci minuti dalla fine vincesse uno a zero.

In rete, come al solito, è stato Ronny Colleoni, già in doppia cifra a gennaio e leader dell’attacco brembatese; il Brembate può anche contare in questo campionato su giocatori esperti e sempre al top come Carminati (squalificato però domenica), Assi, Iacovino, Morisco e Resmini, quest’ultimo protagonista del Casazza che due anni fa vinse la Coppa.

Nonostante mancheranno Sala da una parte e Carminati dall’altra, la sfida sarà sicuramente emozionante e aperta ad ogni risultato: appuntamento a domenica alle 14.30 a Brembate.

Paolo Castelli