Zingonia“Lo sport in Costituzione ci conforta del percorso giunto al settimo anno che si rinnova anche per la stagione a venire: col Premio Brembo ci sentiamo un po’ i precursori”. Parola di Cristina Bombassei, Chief Corporate Social Responsibility della grande azienda “che viene dal mondo del motorsport non vuole certo mettere un freno all’Atalanta, le cui ambizioni in ambito educativo-formativo e di rappresentanza delle eccellenze di Bergamo sono anche le nostre. All’inizio della nostra collaborazione fu premiato come miglior atleta-studente di categoria Giorgio Scalvini: con l’introduzione del femminile sono 13 giocatrici e giocatori, ogni volta è un’emozione”.

A SCUOLA DAL CALCIO DI SAMADEN. Niente crisi del settimo anno, insomma, per una partnership tra le più salde della storia del club, suggellata dal dono a Bombassei della maglia firmata da tutti i compagni del capitano della Primavera Alessio Guerini, da top sponsor e back sponsor del settore giovanile di cui è neo responsabile Roberto Samaden. “La necessità di chi lavora nel vivaio è la formazione. Il percorso educativo i giovani calciatori se lo porteranno sempre. Chi fa rete insieme a noi consente ai ragazzi di crescere: o saranno giocatori, usciti di qui, o comunque persone migliori – il suo pensiero -. Da osservatore esterno avevo sempre apprezzato il connubio con Brembo: come insegnava Favini, l’attenzione va data in primis alla persona. Alternare calcio e scuola non è difficile, anche se a livello Primavera gli impegni sono sempre maggiori: esiste comunque un programma per agevolare gli atleti. Siamo garanti dell’impegno dei ragazzi a scuola. I più piccoli possono prendere da esempio la Seconda Squadra, fatta di giovani ma professionisti, che ha un impatto notevole: si allena qui a Zingonia, quindi anche i bambini possono veder allenare il vertice del vivaio. E’ anche un richiamo per il reclutamento dei più piccoli: l’Under 23 viene vissuta come uno sbocco naturale”.

PERCASSI-BOMBASSEI, TUTTO IN FAMIGLIA. Nel segno delle eccellenze da valorizzare, insieme allo slancio educativo di stampo faviniano, l’intervento dell’amministratore delegato Luca Percassi. “La più grande realtà imprenditoriale del nostro territorio ha deciso di confermare il sostegno all’Atalanta. Un giorno speciale per altri due anni insieme. Il partner è gestito da una famiglia, che ringrazio, come la nostra Società”, la premessa. Calcio e istruzione, la premessa necessaria della sponsorizzazione dei Bombassei:  “I miei figli sono fortunati a far parte del settore giovanile nerazzurro. Lo sport ti impegna e sei anche molto più concentrato: la fortuna è fare sport e scuola, per i ragazzi è il meglio che possa esistere”. Ancora, sull’Under 23: “Questo progetto è la logica conseguenza, la prosecuzione naturale del lavoro del settore giovanile. Una squadra che condensa l’entusiasmo e la voglia di emergere del mix tra ex Primavera e giovani precoci”. Più di tutto, per i Percassi, contano identità e identificazione: “Ricordo che Bosi, il mister dell’Under 19, recentemente ha risposto a una persona dicendo ‘noi siamo l’Atalanta’: l’identità va conservata, dà gratificazione perché ci identifichiamo col territorio – la chiosa -. Col Cagliari allo stadio ho visto i ragazzi del vivaio e le gru dello stadio: stiamo vivendo una trasformazione della casa dell’Atalanta, siamo in continua costruzione centrata sul domani. Ieri c’è stata una riunione per programmare il prossimo investimento sulle strutture a servizio del settore giovanile. Ricordiamocelo: i risultati straordinari dell’Atalanta sono dovuti al fatto di essere di Bergamo. E’ il nostro modo di fare che ha consentito il salto a una realtà di medie dimensioni: rappresentiamo il meglio di Bergamo nel mondo come fa Brembo. Bergamo è ricca di eccellenze, l’Atalanta fa in modo che i bergamaschi siano orgogliosi di se stessi”

BREMBO: IL SENSO E LA RATIO DEL PREMIO. A spiegare il perché e il per come del Premio Brembo, ancora Cristina Bombassei. “Gli allenatori sono anche educatori. Per l’assegnazione del premio c’è un comitato tecnico scientifico presieduto dalla psicopedagogista del settore giovanile dell’Atalanta, Lucia Castelli. Lei prende materialmente in mano le pagelle e ne trae le conclusioni. I tecnici, invece, relazionano sul rendimento in campo con particolare accento sul fair play. Ogni volta è un piacere e un’emozione. Sport e scuola sono connessi anche in Costituzione e noi abbiamo anticipato i tempi: lo sport è diventato un diritto di cui è riconosciuto l’impatto psicologico sulla crescita dell’individuo, il calcio è un veicolo per formare gli adulti del futuro”. Presenti, della cantera atalantina, anche il vice responsabile Giancarlo Finardi, il responsabile tecnico del settore agonistico Alex Pinardi, il segretario Ivan Pelizzoli e gli allenatori dell’agonistica: Giovanni Bosi (Primavera), Stefano Lorenzi (Under 18), Gianpaolo Bellini (Under 17), Alessio Gambirasio (Under 16) e Roberto Previtali (Under 15). 
Simone Fornoni