Stagione 1974-’75. Erano gli anni della Folletto Chiuduno, corazzata che da lì a breve, attraverso il trasloco a Telgate, avrebbe gettato le premesse per la gloriosa Intim Helen. Lo stadio comunale non c’era e Renato Paris era la pietra miliare di quella squadra, allenandola e portandola a successi raccolti in serie. In campo – capelli lunghi e velocità supersonica – Bruno Piccinelli, il George Best in salsa orobica. Oggi, a distanza di 43 anni, Piccinelli torna a Chiuduno, assumendo i gradi di nuovo direttore sportivo dell’Atletico Chiuduno, di stanza proprio al “Renato Paris”. Corsi e ricorsi del nostro calcio e a margine dell’ufficializzazione l’emozione si fa sentire: “A volte ritornano, verrebbe da dire. Chiuduno è sempre stata una piazza cui mi sono sentito legato. Ricordo Renato Paris, allenatore preparato e persona squisita, e anche se fu soltanto una stagione devo dire che il ricordo è emozionante, anche per il trionfo con cui si concluse. Il presente racconta di una missione tutt’altro che semplice, dato che arrivo in una società che ha ottenuto successi in serie, con tre salti di categoria ottenuti in quattro anni. Entrerò, come mia abitudine, in punta di piedi, mettendo a disposizione la mia esperienza per affrontare il delicato passaggio dalla Prima alla Promozione. Ora cambia tutto, saranno i giovani a vestire un ruolo determinante e dovremo scegliere bene. Vogliamo un buon campionato, ma prima di tutto teniamo ben presente che per me è il primo anno da direttore a Chiuduno e per l’Atletico è il primo anno in Promozione”. Piccinelli torna dunque sulla scena, dopo l’anno di pausa occorso dopo il triennio vissuto all’Azzano Fiorente Grassobbio. Affiancatosi in tempi recenti a mister Luca Castellani, vedasi anche l’esperienza di Pedrengo (vittoria in Prima e playoff agguantati in Promozione), trova comunque il suo apice negli anni trascorsi a Scanzo: prima la Coppa Lombardia vinta in Prima categoria nella stagione 2007-08, nell’anno successivo la vittoria del campionato di Promozione.
Nik