Con il rinvio della gara interna prevista domenica scorsa con la Tritium, causa forza maggiore legata ai protocolli Covid-19, il Brusaporto ha trascorso un weekend di pausa nel campionato di Serie D. La formazione bergamasca ha conquistato finora 42 punti in 28 giornate, frutto di 13 vittorie, 3 pareggi e 12 sconfitte: un bottino che lascia la squadra di mister Filippo Carobbio ad un passo dalla zona playoff, con l’invidiabile primato di essere la migliore orobica del raggruppamento B. Abbiamo chiesto un bilancio provvisorio dell’andamento stagionale all’esperto direttore sportivo Rolando Lorenzi: “Tutto sommato, siamo più che soddisfatti – ha esordito -. C’è solo un pizzico di rammarico per la positività del gruppo nel recente passato al Covid che ha influito non poco sui risultati successivi. Dover disputare con i recuperi cinque partite in quindici giorni si è rivelato pesantissimo, non ci ha permesso di allenarci come volevamo. Peccato perché prima di questo fatto stavamo andando a mille”.
L’approdo di Lorenzi a Brusaporto è stato finora contrassegnato da tanta soddisfazione: “Ho trovato una società davvero seria. La famiglia Comotti sta portando avanti il lavoro con grandissima passione e professionalità. Per un direttore sportivo lavorare in un ambiente del genere è più semplice del previsto perché le condizioni sono ottimali, mai avuto dubbi nella mia scelta”.
Come anticipato, la squadra gialloblu sta allestendo un torneo di Serie D ben oltre le più rosee aspettative: “Merito del gruppo che è cresciuto tantissimo – ha proseguito il diesse -, sia i cosiddetti vecchi che i più giovani remano tutti dalla stessa parte, vedo la voglia di fare bene giusta in ogni allenamento. Complimenti a tutti, se devo fare però una menzione singola dico Consonni, classe 2003 che ha iniziato la stagione da aggregato ed è diventato un titolare fisso”.
 Pianificazione della prossima annata sportiva? Lorenzi preferisce parlare del presente: “Prima di tutto dobbiamo chiudere bene questo campionato, la matematica non ci consegna ancora la salvezza, in attesa che la Federazione chiarisca meglio la questione delle retrocessioni. Siamo dunque quasi al traguardo, ma va conquistato. Abbiamo visto che questo girone è ricco di insidie, mai fidarsi di nessuno”.
Chiusura affidata ad una riflessione personale sul futuro del calcio dilettantistico: “Speriamo che l’estate possa portare novità positive, bisognerà valutare l’andamento dei contagi: i segnali nel presente sembrano incoraggianti. Per le categorie più basse prevedo però un altro anno complicato, tra restrizioni e rispetto delle regole sanitarie”.

Norman Setti