Buona la prima e non poteva essere altrimenti. Perché la Coppa Italia per l’Atalanta è sempre una competizione da ambire. 2-0 al Venezia che, comunque, si è dimostrata una squadra che gioca a calcio senza paura anche se il migliore in campo dei neroverdi è stato il portiere Luca Lezzerini che, soprattutto nel primo tempo, ha salvato almeno tre volte la sua porta con parate decisive. Muriel e Maehle gli autori dei gol atalantini, in apertura e in chiusura della partita, ma il protagonista assoluto, anche stavolta, è stato Koopmeiners. L’olandese, lasciato libero dagli avversari di giocare a piacimento, ha diretto l’orchestra nerazzurra conquistando mille palloni e lanciando i compagni verso la porta veneziane con rasoiate perfette e puntuali. Gasperini è stato costretto a schierare una formazione di qualità ma con mille assenze. Oltre agli infortunati Gosens e Zapata, fuori gli squalificati Toloi, Ilicic e Malinovskyi, quindi Zappacosta, Sportiello e Piccoli e, all’ultimo momento, anche Djimsiti per una tonsillite. Anche Zanetti ha proposto solo cinque titolari (Caldara, Ampadu, Svoboda, Okereke e Kiyine) ma ha presentato un Venezia solido ed efficace che, in alcune occasioni, ha fatto venire qualche brivido di troppo agli atalantini. Certo, la partita è sempre stata indirizzata sull’unico binario possibile: Atalanta in avanti, Venezia in difesa, spesso a cinque, che ha tentato qualche contropiede. Nerazzurri subito intenzionati a sbloccare il risultato. Al 12’ si è esaltato Lezzerini con due parate strepitose su Muriel e Pessina, l’azione continua, Hateboer recupera palla e da destra appoggia a Freuler per Muriel: Lucho controlla di petto e insacca. Il Venezia protesta per un fallo di braccio del colombiano, interviene il Var che convalida il gol. Poi il contropiede di Kiyine che finisce in calcio d’angolo. Lezzerini salva su Freuler e nel finale Koopmeiners di testa manda il pallone sulla traversa. Nel secondo tempo Hateboer spreca una grossa occasione su assist di Miranchuk . Poi il Venezia alza il ritmo e cerca di conquistare le redini del gioco e infatti Henry, entrato al posto di Okereke, crea qualche problema alla difesa atalantina. Una combinazione Koopmeiners-Miranchuk finisce in angolo, poi il palo di un scatenato Pezzella. Nel finale pasticcio tra Pezzella e Musso poi il portiere salva su Henry. Finalmente al 43’ il raddoppio: Maehle sfrutta una scivolata di Schnegg e parte in contropiede, scambio con Pasalic che gli restituisce il pallone per il 2-0. Adesso comincia un cammino che il popolo atalantino spera si concluda con un’altra finale il prossimo 11 maggio. Un viaggio irto di ostacoli di ogni genere calcistico perché, tappa dopo tappa, si alza inevitabilmente il livello delle sfide da dentro o fuori, seppur l’eventuale semifinale si gioca tra andata e ritorno. Ecco il calendario anche se anticipi e posticipi delle partite del campionato non sono ancora stati stilati, bisogna aspettare la sosta di fine mese. Dopo la partita col Cagliari e prima del confronto casalingo con la Juve, mercoledì 9 febbraio l’Atalanta affronterà, sempre in viale Giulio Cesare, la vincente di Napoli-Fiorentina, in programma domani alle 18. Se poi i nerazzurri accedono alle semifinali, in calendario il 2 e il 20 marzo, sfidano la Juventus o il Sassuolo che, comunque, mercoledì 18 gennaio, giocano rispettivamente contro Sampdoria e Cagliari. Senza dimenticare un’altra tappa che, per l’occasione, riguarda l’Europa League, giovedì 17 febbraio arriva Bergamo l’Olympiacos.
Giacomo Mayer