CADERE mentre fai un SOGNO ad OCCHI APERTI
Era il rischio che correvamo, noi sognatori con gli occhi aperti.
E ci siamo fatti male, cadendo.
Perché anche se ce lo aspettavamo, non avevamo appigli a cui aggrapparci.
Ed eravamo soli, davanti ad una schifosa televisione.
E forse, in questo difficile 2020, doveva andare così.
Per renderci più forti, ancora più forti.
Ecco perché non abbiamo dormito stanotte.
Era difficile scacciare ed accantonare un sogno, fatto veramente a lungo con gli occhi spalancati, senza mai sbattere le ciglia.
Molto più semplice svegliarsi da un sogno dopo essere caduti volando, ma tra le lenzuola del proprio letto durante il sonno.
Noi siamo caduti da troppo in alto, da svegli, e ci siamo fatti male al capo.
I ragazzi ci hanno portato lassù, dove l’aria è rarefatta, troppo a lungo anche per noi.
Difficile non cadere nella trappola dell’amarezza, anche per uno come me che vive di Atalanta da quando è nato, ed è disposto ed abituato a soffrire sempre.
Ma è stato bello volare, senza ali, senza barriere, senza redini, sorvolando tutti e tutto.
Gli occhi gonfi di stamattina sono pieni di amarezza, stanchezza e voglia di riposare, ma sono anche colmi di orgoglio per qualcosa di straordinario.
Oggi NOI sorrideremo già, sinceramente.
Oggi NOI festeggeremo ancora, sinceramente.
Oggi NOI inizieremo ad allenarci di nuovo.
Per tentare di volare più in alto.
E per imparare ad atterrare.
Ma oggi, fa mal la testa.
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