Nulla potrà rovinare questa giornata!
Le previsioni meteo non sono delle migliori ma per me oggi il cielo è azzurro, il probabile traffico che incontrerò a breve in autostrada non scalfirà il mio umore.
Oggi il percorso che ho intrapreso il 13 ottobre 2018 raggiunge un traguardo importantissimo: il ‘Caffè Finanziario’ che stai leggendo è arrivato alla edizione numero 100!
Un impegno fisso, festività comprese, che ha attraversato vari momenti finanziari, il terribile trimestre di fine 2018, la fantastica ripresa dello scorso anno che sembrava poter continuare anche in questo 2020 ma poi è arrivato il coronavirus con il peggior mese dei mercati dal 1929. La ripresa è stata immediata, i mercati azionari principali sono tornati alle quotazioni ante covid (Milano escluso ma questo è un capitolo a parte). Ci avviciniamo alle elezioni USA e chissà cosa succederà nei prossimi mesi.
100 Caffè finanziario sono un impegno importante che ho preso nei tuoi confronti per informarti su ciò che succede nel modo della finanza. Un mondo che viene spesso visto come difficile e lontano ma che invece influisce sulle nostre vite ogni giorno.
Scrivere è sempre stata una mia passione, anni fa scrivevo di calcio sui giornali, poi per anni ho collaborato con un settimanale scrivendo del paese in cui risiedo.
Scrivere di finanza non è facile, spiegare argomenti anche complessi con parole semplici è uno ‘sforzo’ che volentieri affronto quotidianamente. Si perché oltre al post su whatsapp come quello che stai leggendo, ogni mattina scrivo sul mio gruppo Facebook, e solo quest’anno ho quasi raggiunto i 200 post.
La lettura dei miei scritti ha aiutato diversi lettori a capire che stavano sbagliando nella gestione del proprio patrimonio, altri hanno capito di avere un ‘buco previdenziale’, altri invece hanno capito che lasciare i soldi fermi sul conto è la peggior scelta finanziaria…
Non mi voglio lodare ma ritengo che usufruire di un ‘servizio’ di informazione come questo sia un valore per ognuno di noi.
Quando hai finito di sorseggiare l’aperitivo prenditi qualche minuto di tempo e rispondimi scrivendo cosa ti piace o meno del ricevere informazione settimanale, se ti è utile e perché lo consiglieresti ad amici e conoscenti.
Ho lavorato per quasi vent’anni in una banca tradizionale e questo servizio per i clienti non era contemplato, e non lo è nemmeno oggi. La formazione e l’informazione finanziaria dovrebbero diventare materie scolastiche (come già succede nei Paesi più evoluti di noi sotto questo aspetto), eviteremmo di vedere investitori completamente rovinati come successo negli ultimi anni e magari non lasceremmo 1630 miliardi di euro fermi sui conti a fare la muffa…
La settimana si è conclusa mediamente con il segno positivo sulle piazze finanziarie principali, con rialzi vicini al 3% un po’ ovunque. Giorni vissuti in attesa delle decisioni prese giovedì dalla banca centrale americana che ha, come spesso succede, dato un segnale forte rispetto alla gestione della politica monetaria dei prossimi mesi.
Se fino all’altro giorno infatti era ‘primario’ obiettivo mantenere l’inflazione USA sotto il livello del 2 per cento ora invece questo limite è stato tolto, i mercati hanno apprezzato ed il dollaro si è leggermente svalutato portandosi quasi ad un rapporto di 1,20$ rispetto ad 1 €.
Altro dato significativo è l’aumento dell’occupazione sempre nel Paese americano e attenzione a quanto succederà nelle prossime settimane. Si perché I sondaggi pre elettorali danno una forte ripresa del presidente Trump nei confronti del candidato democratico Joe Biden ed ora non si esclude la rielezione del magnate.
In settimana ho analizzato i portafogli ed ho notato che la maggioranza di quelli che gestisco da anni è tornata ai livelli di inizio febbraio avendo recuperato completamente la discesa dovuta alla crisi sanitaria. Tutti questi portafogli hanno una caratteristica in comune: una forte presenza della componente azionaria! Come ho sempre scritto investire sul mercato azionario, con i giusti obiettivi temporali, è diventato l’unico modo per generare rendimenti interessanti.
Il mercato obbligazionario oggi come oggi vive in un contesto di ‘tassi a zero’ e recuperare le minusvalenze createsi ad inizio anno diventa difficoltoso. Se poi i ‘fondi a finestra’, venduti sui banconi delle banche negli anni scorsi, si sono trasformati in fondi monetari la missione di recupero diventa impossibile (aggiungiamoci pure le commissioni in caso di riscatto anticipato ed il segno negativo è assicurato).
Adesso ricordati di scrivermi un messaggio con la tua opinione sul caffè finanziario e dimmi anche cosa vorresti leggere nelle prossime 100 edizioni e se non lo hai ancora fatto iscriviti su Facebook al mio gruppo, il riferimento lo trovi qui sotto.
Buona domenica sera

Simone Pontiggia

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