Buongiorno,
sono un bergamasco appassionato di calcio, praticante a livello amatoriale. Vi scrivo questa lettera perché il calcio, quello giocato, mi manca da morire. So bene che in questo momento i nostri problemi dovrebbero essere altri, ma mi piace dire che io vivo di calcio e un pensiero a questo bellissimo gioco, come qualcuno erroneamente lo definisce, lo dedico anche in questo periodo nero. Ho la fortuna di non aver perso nessun familiare o amico in questo periodo, ma non sono uno di quelli che ha preso la situazione sottogamba, sono infatti compagno di un’infermiera che quotidianamente si reca al fronte per combattere questa battaglia per noi, quindi anche dalle sue parole posso quantomeno immaginare quello che sta accadendo ed è alla luce di questo che vi assicuro che nessun campionato o allenamento riprenderà entro giugno. La Serie A forse, ma quella ha milioni di euro alle spalle che qualcuno deve assolutamente guadagnare e a qualunque costo. In questi giorni la LND ha inviato ad ogni società un sondaggio, chiedendo una votazione per decidere cosa fare della stagione in corso, e so che per ovvie ragioni sta vincendo l’annullamento della stagione in corso. In questo periodo sono anche state vagliate molte altre opzioni, ma che col passare del tempo diventano sempre più impraticabili a causa del prolungamento della quarantena. Io ho voglia di tornare a fare rotolare quel pallone e ho voglia di finire la stagione in corso: gioco in una squadra di terza categoria bergamasca e quest’anno stiamo lottando per i playoff, dopo 3 annate bruttine iniziate con grandi proclami e finite con stagioni incolori nella metà inferiore della classifica. Ma vi assicuro che il mio discorso sarebbe il medesimo anche se fossimo ultimi a zero punti: non sono mai mancato ad un allenamento a prescindere dall’andamento della stagione e questo dal primo giorno che ho giocato, da quando ero alto poco più di 1 metro. È chiaro che parlo da semplice appassionato e giocatore di terza categoria, non conosco le dinamiche societarie ed economiche che accompagnano le categorie più alte ma so che anche lì ci sarà qualcuno che ha voglia di correre dietro ad un pallone per quello che il pallone ci dà, che lo stipendio se lo prende volentieri, ma non è quello che lo spinge al sacrificio, all’allenamento, alle risate in spogliatoio coi compagni e tutto quello che fa da contorno a 22 persone che corrono dietro ad un pallone che rotola. Ma veniamo al succo e al perché vi scrivo questa lettera: ho una proposta per fare in modo che la stagione in corso e quella successiva vengano disputate entrambe, sempre ammesso che questo virus prima o poi ci abbandoni o quantomeno ci permetta di tornare con gradualità alla normalità. Ovviamente anche su questo fronte non conosco minimamente le dinamiche che ci sono dietro ad un campionato, ma per quello che mi immagino, potrebbe funzionare. Questo Covid-19 ormai s’è capito, fino a giugno inoltrato non ci lascerà. La mia proposta è dunque questa: ricominciare con gli allenamenti ad agosto, come ogni anno, in modo da fare la preparazione che dovrebbe vanificare gli eventuali infortuni che tanti temono. A settembre, invece di iniziare la stagione 20/21, terminare quella in corso con playoff e playout compresi. Pensando al caso peggiore, l’eccellenza coi suoi vari turni playoff, dovrebbe finire tutto sicuramente entro dicembre. Prendere il periodo da quel momento alla fine dell’anno come eventuale pausa invernale e programmazione della 20/21 con tutti i trasferimenti e ripartire a gennaio con la nuova stagione, che sicuramente dovrà per forza di cose rispettare dei turni infrasettimanali per non rischiare di giocare a luglio. Ripeto non conosco le dinamiche precise di quello che c’è dietro un campionato, la mia vuole solo essere un’idea per non toglierci quello che più ci piace: cancellare una stagione vorrebbe dire fare finta che da agosto a febbraio non abbiamo vissuto lo spogliatoio, la società, il campo. Per qualcuno vuol dire vanificare degli investimenti, dei progetti o semplicemente il proprio divertimento. Mi scuso per la lunghezza della lettera, e spero di non aver turbato chi ha magari perso qualcuno di caro in questo periodo. Grazie del tempo che vorrete dedicarmi, spero che non sia una proposta troppo strampalata.