Era già in declino e fisicamente non è che desse chissà quali garanzie, ma l’aver indossato la maglia da sudare sempre nella stagione 1986-1987, l’ultima di Nedo Sonetti, chiusa con la retrocessione e la qualificazione alla Coppa delle Coppe, è sufficiente a Trevor Francis per essere rimpianto dai tifosi dell’Atalanta. L’ex attaccante inglese, noto per aver vinto due volta la Coppa dei Campioni al Nottingham Forest, la prima (nel 1979) grazie a un suo gol in finale al Malmoe, 57 partite e 15 palloni in porta con la Nazionale dei Tre Leoni e la partecipazione al Mundial spagnolo del 1982, è morto oggi a Marbella per un infarto fulminante.

Aveva 69 anni, essendo nato a Plymouth il 19 aprile 1954. Nell’annata nerazzurra, in 30 partite (9 nel trofeo nazionale), 3 reti soltanto, al Palermo e alla Casertana (a Bergamo, andata degli ottavi, 25 febbraio 1987) in Coppa Italia con finale raggiunta col Napoli scudettato (di qui la storica qualificazione da retrocessi) e alla Fiorentina in campionato sempre al “Comunale” il 25 gennaio 1987. In attacco, quell’annata, c’erano l’acciaccato Aldo Cantarutti e Beppe Incocciati, oltre a un Lamberto Piovanelli da sole 4 presenze, ma alle incombenze realizzative (7 alla fine) ci pensava Marino Magrin, mezz’ala di punta.

Giunto in Italia dopo una parentesi al Manchester City per mano della Sampdoria nel 1982, vi vinse il trofeo della coccarda da capocannoniere della manifestazione (9 gol) ma con sole 67 presenze per i tanti infortuni. Lasciato il Belpaese, giocò in Scozia nei Rangers e quindi nei Queen’s Park Rangers per chiudere quarantenne nello Sheffield Wednesday. Già leggenda nel Birmingham City da debuttante sedicenne, ci rimase per 8 stagioni per poi raggiungere i Forest, dove da affare allora più costoso del calcio inglese (1 milione di sterline meno una) poté mietere trionfi sotto l’allenatore Brian Clough. Nel quindicennio in panchina, anche Birmingham City e Crystal Palace.