FeralpiSalò – AlbinoLeffe 1-0 (1-0)
FERALPISALÒ (4-3-3): Pizzignacco 6; Bergonzi 6,5, Legati (cap.) 6,5, Pilati 6, Tonetto 6; Zennaro 6 (35′ st Palazzi sv), Hergheligiu 6, Balestrero 6,5; Siligardi 7 (35′ st Pietrelli sv), Pittarello 6 (26′ st Cernigoi 6), Guerra 6,5 (44′ st Benedetti sv). A disp.: Ferretti, Venturelli (p), Musatti, Armati, Icardi, D’Orazio, Salines, C. Dimarco. All.: Stefano Vecchi 6.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Pagno 6; Borghini (cap.) 6, Milesi 6 (41′ st Marchetti sv), Miculi 6 (32′ st Doumbia 6); Gusu 6,5, Giorgione 6 (22′ st Petrungaro 6), Brentan 6 (41′ st Toma sv), Piccoli 6,5, Zoma 5,5; Cocco 6, Manconi 6,5. A disp.: Giroletti, Taramelli (p), Muzio, Ntube, Concas, J. Gelli, Rosso, De Felice, Allieri. All.: Giuseppe Biava 6.
Arbitro: Leone di Barletta 5,5 (Chichi di Palermo, Cataneo di Foggia; IV Castellano di Nichelino).
RETE: 36′ pt rig. Pittarello (F).
Note: ammoniti Zoma, Siligardi, Cernigoi, Pietrelli e Gusu per gioco scorretto. Tiri totali 8-12, nello specchio 4-2, parati 3-2, respinti/deviati 2-4. Corner 3-6, recupero 1′ e 5′.

Salò (Brescia)Pittarello batte il colpo come all’andata, ma non c’è anima viva in grado di replicargli, al netto della contestazione finale per reclamare un rigorino anche per sé. L’AlbinoLeffe al “Turina” s’arrende pur senza ammainare mai bandiera di fronte alla neo capolista del girone A di serie C, la FeralpiSalò del mapellese Vecchi e del match winner dal dischetto che l’aveva risolta alla prima giornata a campi invertiti. Oltre il giro di boa, in attesa di riprendere ricevendo (senza lo squalificato Gusu) a Zanica la Pro Sesto dopo l’Epifania, i bergamaschi perdono la seconda partita in trasferta (a Crema l’unico precedende) restando a quota 24, dove vengono raggiunti dal Sangiuliano e scavalcati dal Padova.
Il casus belli si registra al 35′, leggi sterzata di Siligardi su Miculi che sembra subire fallo verso la linea di fondo e invece sarebbe lui a commetterlo, dopo aver azzeccato il recupero in scivolata. Sempre che non sia stato sanzionato un controllo col braccio che nessun replay farà mai vedere mentre il giocatore seriano si rialza e poi, a differenza del suo portiere che mima un calcetto col sinistro, si tocca l’avambraccio. Mah. L’episodio che sblocca lo score è la coda inaspettata del botta e risposta dei pretenziosi tiri nello specchio tra il mancino ex Parma al quarto d’ora, senza però ringraziare con potenza e precisione necessarie il servizio di Balestrero, e la volée di Giorgione oltre la decina cronometrica successiva, pretenziosa perché defilato alla destra dell’area in scia alla coppia d’attacco da suggerimento e prolungamento impennato. Prima ancora, invece, tutto un gioco tra lo stesso Siligardi, incuneatosi subito per il crossetto allontanato in gioco aereo da Gusu e ripreso di seconda da Tonetto che alza la mira davanti alla lunetta, per poi decidere di farsi un giro verso l’altro lato scagliandola dritta sul contrasto dell’ex di turno Milesi, e Piccoli.
Il mezzosinistro in kit giallorosso da trasferta, al decimo, su rimessa laterale rifinita da Zoma ottiene il triangolo da Cocco ma viene recuperato al dunque, in area piccola, dalla diagonale di Legati, facendosi quindi servire da Brentan (13′) lo stacco fiacco di tempia. Due scollinamenti oltre la mezzora, non certo presago del vantaggio arrabattato di casa, Manconi esplode il destro largo favorito in realtà dall’intercetto di Hergheligiu. Al rischio di prendere il bis a un tris dall’intervallo, quando il difensore legnanese stavolta sventa in angolo il gioco delle torri con chi aveva subito il fallo di rigore, anche se l’errore è del firmatario dello stesso, allargatosi in eccesso per il vezzo di aggirare Pagno sul tocco di prima Guerra, innescato a sua volta dalla sua mezzala sinistra, risponde nuovamente Piccoli col mancino dal limite alto senza approfittare del velo del cannoniere bluceleste imbeccato dal radente lungo di Borghini.
Il buon Jacopo ci prova in solitario al 9′ del secondo tempo spostandosela sul collo del piede debole per il sorvolo del montante e un settebello più tardi ricevendo lo scarico di Gusu sull’onda lunga del borseggio al migliore verdazzurro, ma sbatte contro il piede di Zennaro. Avanti, marsch, altro sciupio gardesano (18′), quando Siligardi proietta Guerra a destra e Balestrero in estirada non ci arriva. La new entry Doumbia (34′) strozza la girata di sinistro dopo un rimpallo del suo capitano sul quarto spiovente della serie dalla bandierina, mentre quella di Balestrero di seconda (37′) sulla terza dei suoi (by Palazzi) è una telefonata di cortesia da lungi. Pietrelli scarta tutti scalciando Pagno sul viso (39′). Il contropiede Bergonzi-Cernigoi, rincorso da Zoma è sventato da Pagno alle soglie dell’extra time. 3′ oltre il 90′ il volo del portiere dei Leoni ruggisce per dire di no al mancinone di Cocco spondato da Toma (esordio in campionato dopo il battesimo del fuoco in Coppa Italia del 5 ottobre contro la Pro Patria) sulla punizione crossata a rientrare da destra di Piccoli, col mezzodestro ivoriano a volare per le terre scontrandosi con Palazzi. L’ultimo arcano di un match un po’ stregato.
Simone Fornoni