Caravaggio-Scanzorosciate 3-1
Caravaggio (4-4-2): Vitali 7; Pirola 7, Marku 7, Gritti 7 (45’ st Cortinovis sv), Frana 7 (41’ st Pirovano sv); Viola 7, Basanisi 7, Lamesta 7,5, Messaggi 7,5 (32’ st Marchiondelli sv); Bangal 7, Fumagalli 7 (20’ pt Perrotti 7). A disposizione: Valtorta, Traina, Cancelliere, Dalessandro, Caccia. All. Guercilena.
Scanzorosciate (4-3-3): Roveda 6; Hadaji 5,5;(1’ st Cazzago 6), Gambarini 6, Corno 6, Mangili 6; Ravasio 5,5 (1’ st Binetti 6), Zambelli 6, Stefanoni 6,5; Grossi 5,5 (14’ st Comelli 6), Cariello 5,5 (25’ st Bianchi 6), Spampatti 5,5 (1’ st Travellini 6). A disposizione: Berardelli, Sacchi. All. Cefis.
Arbitro: sig. Dorillo (sez. Torino).
Assistenti: sig. Jorgji (sez. Albano Laziale) e sig Raccanello (Viterbo).
Reti: 13’ pt Bangal, 23’ pt Messaggi, 33’ pt Lamesta (rig) (C), 22’ st Stefanoni (S).
Note: ammoniti Gritti, Marku (C), Romeda (S). Spettatori: 120. Giornata calda e afosa. Terreno di gioco in buone condizioni. Calci d’angolo: 8 a 4 per lo Scanzorosciate. Recupero: 1’ + 3’.

Caravaggio – Il Caravaggio vince per 3-1 contro lo Scanzorosciate e, complice la sconfitta della Tritium, raggiunge l’agognata salvezza nell’ultima giornata. I biancorossi liquidano la pratica in mezz’ora grazie alle reti di Bangal, ex di turno, del solito Messaggi e del capitano Lamesta che, al 33’ , già fissano il risultato sul 3-0. I biancorossi, con un orecchio sugli altri campi, a questo punto giocano con tranquillità anche perché la giornata torrida toglie il respiro a tutti i 22 in campo. La gioia esplode sul campo e sulle tribune alle 17,56, quando arrivano i risultati definitivi dei vari campi che decretano la salvezza dei biancorossi bassaioli.
La cronaca. Primo tempo. Al 13’ il vantaggio per il Caravaggio. Lamesta, dalla sinistra, mette in mezzo per Bangal che, appostato a pochi metri dalla linea di porta, appoggia, di destro, la sfera in fondo al sacco. Al 15’ contropiede del Caravaggio con la palla che arriva a Fumagalli. La punta cerca un pallonetto ma Romeda riesce a schiaffeggiare la sfera in angolo. Al 16’ Bangal conquista palla al limite delll’area e, dai 16 metri, lascia partire un destro che esce alla sinistra del portiere ospite. Al 22’ angolo di Stefanoni con Gambarini che colpisce di testa. La palla esce alla destra di Vitali. Al 23’ il raddoppio biancorosso. Azione corale del Caravaggio con Bangal che libera Messaggi in area di rigore. Il giovane caravaggino lascia partire un gran sinistro che trafigge Romeda. Al 32’ e’ il capitano che vuole lasciare il segno. Azione di sfondamento di Lamesta che giunto a tu per tu con il portiere viene steso nell’area piccola. Rigore che lo stesso capitano trasforma al 33’. Al 44’ Frana scende lungo la fascia sinistra e mette in mezzo una palla per Basanisi che, di destro, la mette fuori di poco.
Secondo tempo. Al 12’ Fumagalli, dalla destra, mette in mezzo per Basanisi che, dai 16 metri, calcia un destro che esce di un soffio alla sinistra di Romeda. Al 22’ Viola pesca in area Bangal. La punta si gira su se stesso e lascia partire un sinistro che sorvola la traversa. Al 22’ il gol della bandiera per lo Scanzorosciate. Azione solitaria di Stefanoni che, giunto al limite, lascia partire un destro che si infila nell’angolino basso della porta caravaggina. Poi più nulla fino al triplice fischio finale del sig. Dorillo che decreta la salvezza del Caravaggio.

Le interviste
Fuori dagli spogliatoi incontriamo un felicissimo mister Terletti del Caravaggio che così commenta la partita: “Abbiamo ottenuto il risultato che ci eravamo prefissati ad inizio stagione salvando la categoria con un magnifico girone di ritorno che ci ha permesso di recuperare punti su tutti. I ragazzi sono stati eccezionali e, anche quando ci davano per spacciati, non hanno mai mollato ed hanno sempre lottato partita su partita. Una grande soddisfazione per un grande gruppo che, sicuramente, meritava questa salvezza già qualche turno fa se la sfortuna non si fosse accanita contro di noi. Ma lasciamo perdere tutto e pensiamo al nostro grande risultato. Il Caravaggio è salvo e questo è quello che conta”.

Giovanni Spiranelli