Atalanta – Sassuolo 3-0 (1-0)
ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi 8; Scalvini 6,5, Djimsiti (cap.) 7,5, Kolasinac 7 (37′ st Hien sv); Holm 7,5 (29′ st Bakker 7), Pasalic 7,5, Ederson 7, Zappacosta 7; Koopmeiners 7 (44′ st Adopo sv); Miranchuk 6,5 (29′ st Scamacca 6), De Ketelaere 6,5 (37′ st Touré sv). A disp.: 1 Musso, 31 Rossi; 2 Toloi, 22 Ruggeri, 33 Hateboer, 15 De Roon. All.: Gian Piero Gasperini 7.
SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli (cap.) 6,5; Pedersen 5,5, Tressoldi 5, Viti 5,5, Doig 6; Lipani 5,5 (16′ st Boloca 6), Henrique 6; Bajrami 6 (15′ st Defrel 5,5), Thorstvedt 6 (27′ st Volpato 5,5), Laurienté 6,5 (39′ st Ferrari sv); Pinamonti 5,5 (27′ st Mulattieri 6). A disp.: 25 Pegolo 28 Cragno; 19 Kumbulla, 2 Missori, 6 Racic, 15 Ceide, 20 Castillejo. All.: Alessio Dionisi 5,5.
Arbitro: Prontera di Bologna 7 (Carbone di Napoli, Giallatini di Roma 2; IV Cosso di Reggio Calabria. V.A.R. Paterna di Teramo, A.V.A.R. Di Paolo di Avezzano).
RETI: 22′ pt Pasalic (A), 13′ st Koopmeiners (A), 30′ st Bakker (A).
Note: Carnesecchi para due rigori a Pinamonti al 49′ e 50′ pt; il primo penalty fatto ribattere per l’ingresso di Kolasinac in area. Minuto di silenzio per commemorare le vittime del crollo del cantiere del supermercato a Firenze, tra cui Taoufik Haidar, 43enne residente a Chiuduno (Bergamo). Striscione in Curva Nord a ricordo di Federico Pisani e la fidanzata Alessandra Midali, morti sulla Autolaghi di Milano il 12 febbraio 1997: “27 anni come fosse ieri… Chicco e Ale sempre nei nostri pensieri”. Ringraziamento a Luis Muriel, andato a Orlando: “Con la tua follia e le tue giocate ci ha i fatto godere in queste annate. Grazie Lucho”. Serata tardo invernale, spettatori 14.474 per un incasso di 334.811,25 euro. Var: 3. Occasioni da gol 19-9, tiri totali 27-11, parati 9-4, respinti/deviati 7-3, legni 0-1. Corner 11-5, recupero 5′ e 3′.

Bergamo – La zampata di Pasalic, il rigore (mani di Scalvini su cross di Bajrami spizzato da Thorstvedt) calciato due volte da Pinamonti sulle braccia protese di Carnesecchi, prima alla sua sinistra e poi alla destra per ingresso malandrino di Kolasinac, il bis di Koopmeiners da azione corale e fine dei discorsi con la primizia di stagione di Bakker. L’Atalanta prosegue gagliardamente, pur in mezzo a un intreccio da noir nel finale di primo tempo, la corsa Champions rullando per modo di dire anche un Sassuolo coriaceo ma privo di mezzi tecnici per sbarrarle il passo.
Ce n’è voluto, per mettere il naso avanti, rischiando però soltanto in avvio. Bel ribaltamento con Miranchuk servito a rimorchio da Holm, sul cui destro respinto s’avventa il preziosissimo jolly che scaraventa in rete dall’area piccola. Riavvolgiamo il nastro. Poco più d’un minuto e Thorstvedt non incrocia il sinistro su allungo di Laurienté, occasionissima gettata alle ortiche. Ne passano tre e mezzo e Holm prova in acrobazia correggendo alto al volo la punizione crossata del russo da sinistra figlia di un recupero alto dello stesso svedese con successivo autoscontro Scalvini-Tressoldi in scia al primo corner a favore. Un altro paio di corsette cronometriche e il brasiliano lascia passare Zappacosta, che costringe l’ex Consigli a salvare di piede. All’ottavo, altro giro, altra chance, sempre sull’asse mancino tra il sorano e CDK con taglio di Miranchuk smorzato in modo decisivo da Viti per il disimpegno di Doig. Una pausetta e al ventesimo si ricomincia, quando la seconda palla concessa dal centrale sinistro sulla palla bassa del fiammingo viene raccolta da Zappacosta per il secondo volo salvifico del portierone di Cormano della serata.
A vantaggio consumato, il pericoloso destro dritto per dritto a mezz’altezza suggerito al limite a Bajrami da Pedersen prendendo alle spalle la difesa di casa. Siamo alla lancetta numero 28 e i pericolo della mezzora si stagliano dietro l’angolo come ombre. L’estremo riminese deve scaldarsi le mani per la prima volta su Laurienté, che la tenta dal vertice sinistro, per poi deviare sulla traversa il tiro a botta sicura di Henrique, una sorta di rigore in movimento sul corner di Bajrami da destra rimesso in area di testa da Tressoldi. Nella più colossale mischia dalla trequarti offensiva che si sia mai vista, a un settebello dall’intervallo, in coda al quarto tiro dalla bandierina, la spizzano in tanti tra cui Scalvini, Koopmeiners la allunga per lo scarico di Djimsiti ed è Kolasinac a non inquadrare lo specchio.
La prima metà non si chiude sulla chiusura di gambe di Consigli per opporsi alla svettata di Holm nel gioco da quinto a quinto (43′), perché sull’ultimo cross di Bajrami spizzato da Thorsvedt c’è il palazzolese che allunga il braccio. L’Arciere della Val di Non non è Guglielmo Tell e Dionisi si tiene in canna il pareggino che non arriverà mai.
La ripresa si apre col passaggio al bacio di CDK sprecato da RoboKoop col piede debole e soprattutto, alla sporca dozzina, con il destro di Zappacosta neutralizzato dal volto noto tra i legni e la sparacchiata alle stelle di Pasalic col piede debole sul corner conseguente. Ma l’azionissima che la mette virtualmente in ghiaccio è lì da sparare dalla canna: Kolasinac-Koopmeiners-Miranchuk-Holm e rimorchione per l’olandese che la piazza tumida sotto l’incrocio. Pasalic e a metà frazione Miranchuk sprecano gli inviti di Djimsiti e dell’autore del bis con Consigli a negargli il 3-0 di piede. Il gol della sicurezza lo segna comunque il subenttato Bakker, davanti al vertice sinistro dell’area, poco oltre la mezzora su assist di Scalvini, ma con la deviazione decisiva di Pedersen che spiazza il suo portiere. Zappacosta serve all’esterno ex Leverkusen una palla la bacio per il colpo di testa del possibile 4-0, ma la mira è sballata.
Nel finale Mulattieri schiaccia centralmente l’ammollo di Doig a doppia cifra dal novantesimo; al 2′ di Al 2′ di recupero Consigli nega il gol a Scamacca sul passaggio smarcante di Pasalic, col romano a sbagliare a porta spalancata; quindi Adopo e Touré vengono murati da portiere e difesa.