A pochi giorni dal debutto ufficiale in Coppa Lombardia, contro la Nuova Orio, il Carobbio 2020 rilancia con un organico fortemente rinnovato, in linea con gli scossoni registrati dalla rosa a seguito di repentini, oltre che malinconici, addii al calcio perpetrati da numerosi elementi, peraltro arcinoti. A fronte della separazione consumata con i vari Crotti, Pedroni, Bellani e Marco Belotti – tanto per citare solo i più rappresentativi – la società del presiedente Toti risponde, in vista della nuova stagione, con un tris di colpi che ci riporta dritto al trionfo dell’Atletico Chiuduno in Coppa Lombardia del 2018. Così, a distanza di tre anni da quel capolavoro raggiunto con Manuel Toti alla direzione sportiva, la re-union è servita: Andrea Zanardi, Mauro Bolis e Filippo Piantoni saranno parte qualificata e autorevole del progetto tecnico imbastito dai carobiensi. Zanardi, classe ’96, è un attaccante esterno che trovò la consacrazione grazie a quella finale di Coppa Lombardia, in un crescendo che trae le proprie radici dalla fiducia ripostagli proprio dal diesse Toti. Quanto a Bolis, classe ’90, laterale basso avvezzo a palcoscenici blasonati come Eccellenza e Promozione, trattasi di ritorno sulle scene dopo un periodo di fermo, ma c’è da credere che fame e spirito gladiatorio saranno ancora una volta di casa, in un elemento che fa della caparbietà e della dedizione le proprie migliori virtù. Anche Filippo Piantoni, cresciuto calcisticamente a Villongo, è un laterale basso, con predilezione per la corsia di destra. Ma le operazioni in entrata non sono certo finite. Sarà dell’avventura anche Luca Cavalleri, jolly classe ’93 che trova in Pedrengo e Roncola le tappe più rappresentative della carriera. E in qualità di colpo last minute, servito da piatto forte della campagna-acquisti, in virtù del ruolo e del curriculum a disposizione, ecco Nicola Baggi, funambolico attaccante classe ’88, passato anch’egli per Villongo, ai tempi della scalata dei Red Devils, oltre che per Ghisalbese, Falco, San Paolo d’Argon e Cenate. Non mancherà, allo stesso tempo, in linea con l’oculatezza esibita agli albori della stagione scorsa, stroncata sul nascere da una nuova recrudescenza della pandemia, un plotoncino di giovani di belle speranze, capitanati da Prelaschi, proveniente dalla Juniores carobiense. Pronti a metterci qualcosa di speciale, in termini di ascolto, disciplina e di quell’entusiasmo atto ad emergere, De Vecchi e Testa possono vantare un recente passato nel settore giovanile della Grumellese. Particolare curiosità desta il secondo, con un dato anagrafico che la dice lunga sull’esigenza di garantire un progetto tecnico sì vincente nell’immediato, ma anche futuribile e longevo: classe 2004, Testa prova a proporsi senza timori reverenziali in una squadra che, agli ordini del confermato mister Livio Soggetti (nella foto di copertina), vuole prendersi quella scena sfuggita, lo scorso anno, per colpa del Covid-19. Più forte dei blocchi e dei rinvii, più forte degli addii piovuti a raffica, e non senza sorpresa, il Carobbio 2020 torna in pista per puntare al bersaglio più grosso.
Nik