All’indomani della netta affermazione sul Città di Clusone, un 3-0 utile a consolidare il secondo posto nella graduatoria del girone C di Seconda categoria, arriva la richiesta di chiarimento e rettifica, da parte del presidente del Carobbio 2020, Manuel Toti, circa l’articolo riguardante la partitissima del “Matteo Gritti” e che chiama in causa alcuni episodi registrati sugli spalti dell’impianto carobbiese. Dinanzi al resoconto offerto, il presidente Toti non ci sta e rilancia: “La partita è stata tesa, a tratti spigolosa, come è giusto che sia, quando di mezzo c’è una posta in palio così alta. Parliamo pur sempre della sfida tra la seconda e la terza forza del campionato, è naturale che si registrino, dentro e fuori dal campo, alcuni comportamenti riconducibili all’agonismo di una partita che, evidentemente, nessuno voleva perdere. A nome della società che rappresento, non posso tuttavia accettare che si accenni all’ “atteggiamento poco rispettoso nei confronti dei giocatori del Clusone”, senza che venga posto un minimo cenno a quanto accaduto in campo. Ci possono essere stati dei dissidi, ma quantomeno andrebbe approfondito più nel dettaglio quanto accaduto, così da offrire una visione più completa e veritiera. Non ci stiamo a passare per dei maleducati, che rivolgono “frasi ed espressioni negative”, senza che si spieghi che cosa è accaduto, sul terreno di gioco, provocando la reazione del pubblico. Se dissapori son stati, bisogna pur sempre spiegare che cosa è stato a innescarli. Altrimenti, meglio lasciar perdere, evitando certe paternali, o ipocrisie, che trovano il tempo che trovano, in un calcio che, che piaccia o no, è anche questo. Come società, abbiamo lavorato molto negli ultimi mesi, per quello che è il tema dell’ordine pubblico: siamo i primi a voler offrire un prodotto decoroso, soprattutto perché ci capita spesso di avere sugli spalti, in occasione delle partite della prima squadra, bambini e ragazzi del settore giovanile. Respingiamo allora fermamente la ricostruzione contenuta all’interno dell’articolo. Non saremo dei santi, nessuno probabilmente lo è. Semplicemente, dobbiamo prendere atto che il calcio, come tanti aspetti della vita, è fatto di azioni e reazioni. E nessuno, tra i tifosi saliti in tribuna domenica pomeriggio, si è mai sognato di reagire in maniera così avventata, o ingiustificata”.
Nik