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Tanti i motivi per sorridere per il Carobbio 2020, dopo il turno domenicale valso un tennistico 6-3 a spese del Foresto Sparso Sen. Academy. Lo 0-0 maturato nella prima giornata di ritorno con l’Eden Esine, oltre a fare il paio con quello dell’andata, aveva posto qualche dubbio circa la fame e la vena realizzativa dei ragazzi di Paolo Foglio, chiamati a risalire la china per prendere possesso della zona-playoff e così giocarsi le proprie chances di titolo. Dubbi che se ne vanno dopo la goleada inferta al Foresto, utile a riportare a galla determinate certezze: vedasi la concretezza e l’incisività di un reparto offensivo che, con 39 reti all’attivo, risulta il secondo più prolifico dell’intero girone D, alle spalle della capolista Team Or. Pumenengo. Questione, evidentemente, legata a qualche postumo suggerito dalla lunga sosta, tanto che nella prima domenica al “Matteo Gritti” del 2023 sono tornati e deflagrare la fame e l’estro di Gianluca Piro, che con una tripletta ha impresso la propria firma d’autore sul match. Per l’ex attaccante di Casazza e Nuova Valcavallina, salgono a 16 i gol in campionato, valevoli il primato in solitaria nella speciale classifica dei bomber del torneo. Granata del Pumenengo e Corti del Palosco sono nuovamente staccati e c’è da credere che, laddove questo trend dovesse proseguire, potremmo davvero arrivare a cifre-record, per il finale di stagione. Ma non è tutto, perché la sestina vincente comminata al Foresto porta in dote altre note liete, come il primo timbro in maglia biancazzurra di Stefano Gritti, giunto a dicembre con il dichiarato intento di rappresentare un valore aggiunto, per un reparto di per sé ricco di alternative, chiamato a regalare qualcosa di speciale grazie ai meccanismi della concorrenza. Ne sa qualcosa Alessandro Testa, elemento ancora di prospettiva e che per forza di cose necessita di tempo e pazienza, verso la fatidica consacrazione. Per il giovane attaccante, classe 2004, autore fin qui di sole 2 reti, una menzione speciale, per l’impatto esibito da neoentrato. Un impatto certo facilitato da una partita messasi rapidamente in discesa, ma pur sempre culminato in una traversa e nel rigore, prima conquistato e poi trasformato, valso il sesto e ultimo centro dei carobiensi. A garantire per tutto e tutti, le soluzioni proposte a getto continuo da un Putti ispiratissimo, specialmente quando si è trattato di porre un primo decisivo break sull’incontro. E infine, se è vero che si vince e si perde tutti insieme, senza distinzione tra i ruoli, giusto evidenziare come il primo gol, quello realmente in grado di rompere ogni indugio, sia provenuto da un difensore. Alla goleada, ha così partecipato anche Filippo Flaccadori, laterale classe 2000, che con perfetta scelta di tempo si è fatto trovare pronto sull’invito, giunto dalla sinistra, di Putti, finalizzando con l’opportunismo e la freddezza degli attaccanti più navigati. Sorride il Carobbio 2020, che va imponendosi all’attenzione quale macchina da gol prolifica e divertente, in stile “Zemanlandia”. Data la caratura del proprio tecnico, uno che negli Anni Novanta dava del tu alla Serie A, prendendosi di tanto in tanto lo sfizio di battere, anche con la maglia atalantina, il tecnico boemo, non appare azzardato parlare di “Fogliolandia”. Del resto, le somiglianze con il Foggia dei miracoli non si fermano al dato riguardante la fase offensiva, ma chiamano in causa anche le troppe reti fin qui incassate. Per vincere i campionati, non è mai bastato segnare tanti gol, magari di pregevole fattura. Per imporsi su tutti i campi, a partire da quello proposto dal calendario per domenica prossima, serve un robusto miglioramento, quanto a continuità e attenzione nei novanta minuti. Il big match con il Palosco, terzo della classe e con la seconda difesa del torneo, rappresenta in questo senso un banco di prova ben più indicativo. E in ottica di titolo, un test praticamente decisivo.
Nik

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