Casazza – Ma quale Real Madrid? Ma quale Paris Saint Germain? L’esordio da sogno di Sergio Censi, in qualità di direttore sportivo, è servito nell’amata Valcavallina, al cospetto di un Mecenate del calcio nostrano, quale Claudio Cambianica. Il Casazza delle meraviglie morde il freno per partire e, scorrendo i nomi andati a comporre la rosa per la nuova stagione, si fa evidente come sussistano tutti gli ingredienti per divertirsi, divertire e, soprattutto, guadagnare l’atteso salto di categoria. La corazzata biancazzurra non si nasconde e porta nel mirino, oltre al doppio fronte coppa-campionato, un progetto di ampio respiro in grado di portare la squadra di mister Avanzini in Eccellenza, nell’arco di tre anni. Missione tutt’altro che semplice, ma, quando di mezzo c’è l’ambizione di patron Cambianica, è facile pensare che i botti non mancheranno affatto. Ecco allora le prime impressioni del nuovo direttore sportivo, pronto a far valere tutta la competenza acquisita sul campo, nelle vesti di giocatore e capitano, oltre all’entusiasmo tipico dei neofiti. I nomi della rosa sono tanto importanti, quanto impegnativi, se consideriamo i trascorsi professionistici dei vari Gritti, Bombardieri, o dell’eterno Facchinetti, ma in favore del debuttante Censi giocano la confidenza con l’ambiente, e il calore di una piazza unica nel suo genere, capace di far sognare a occhi aperti. Anche in Prima categoria.

Censi, come è stato il primo impatto? Puoi darci un primo bilancio della tua avventura da direttore sportivo del Casazza? “Stiamo parlando di una realtà che vuole fortemente disputare una stagione di vertice, senza trascurare alcun obiettivo. Il Casazza non fa preferenze e la rosa appena allestita ha tutte le potenzialità per arrivare fino in fondo, sia in campionato che in Coppa Lombardia. Chiaramente la pressione gioca un ruolo fondamentale, considerato che tutte le nostre avversarie si presenteranno con il coltello tra i denti, e vorranno vendere cara la pelle pur di ostacolare la nostra ascesa, ma quando si ha disposizione un organico di questa caratura, c’è solo voglia di cominciare e lasciare il verdetto più atteso al campo. A Casazza sono arrivati giocatori formidabili, che hanno tutto, per qualità tecniche e mentalità, per gestire la pressione e dare una risposta soddisfacente alle aspettative nutrite. Il presidente vuole vincere, e io lo ringrazio per avere puntato su di me, in qualità di nuovo direttore sportivo“.

Raccontaci del Casazza che verrà. Quali sono le operazioni più importanti dell’estate? E c’è qualche elemento valevole il titolo di scommessa dell’anno? “Abbiamo lavorato su tutti i reparti, per garantire più alternative nei diversi ruoli, e accentuare la vocazione offensiva della squadra. Sarà un Casazza a trazione anteriore, e in quest’ottica abbiamo puntato su giocatori dotati di determinati requisiti. Nel ruolo di portiere, abbiamo innestato Gritti, che non si scopre certo oggi, ma che avrà tutto il tempo di inserirsi, considerato che De Vivo vale ben più di una semplice garanzia. La difesa è il reparto più giovane, con i vari Bertoli, Gaia e Realini che faranno parte della regola, ma il fatto di poter puntare ancora su Baretti e Facchinetti rappresenta un viatico importante, sul piano dell’esperienza e della personalità. Facchinetti è un vero allenatore in campo, un esempio per tutti i giovani. A centrocampo, l’inserimento di Bellina e Pedroni ci permetterà di disporre di più fosforo e della necessaria incisività in avanti. Bellina è il collante ideale, e non ho dubbi che saprà fare cose sbalorditive, al fianco di Manzoni, mentre Pedroni saprà farsi valere anche sotto il profilo realizzativo. In avanti, sono rimasti elementi come Quarantini e capitan Bellina, ai quali è stato aggiunto un certo Matteo Sora, capocannoniere nella scorsa edizione del campionato di Promozione. E‘ chiaro che se si mantenesse sugli standard di Brusaporto, la nostra stagione troverebbe una piega più che positiva. Resta da valutare l’impatto che alcuni giocatori saranno chiamati a sostenere con una categoria, come la Prima, che è difficile e alla quale non sono abituati, ma riteniamo di aver portato a Casazza gente dalla mentalità importante, che difficilmente prenderà sottogamba l’impegno. Scommesse non ce ne sono, semmai elementi chiamati a mandare un segnale convincente. Quarantini cerca il personale riscatto, dopo un’annata in chiaroscuro, mentre i nostri giovani avranno modo di confermarsi, e consacrarsi, dopo le buone avvisaglie già evidenziate. Si badi bene che di mezzo c’è un progetto triennale, e in rosa verranno aggregati giocatori di prospettiva, in grado di rispondere alla regola, per le categorie che verranno“.

Un parere su mister Avanzini. Come lo hai visto? E come si sta avvicinando al giorno del debutto? “Il mister è carico e i dubbi, scaturiti in coda alla scorsa stagione, sono già acqua passata. E‘ partito con tanta voglia di riscatto, e sembra aver intuito la portata dell’impegno. L’incognita è rappresentata dalla gestione dello spogliatoio, per via dell’ampiezza della rosa e della personalità che certi atleti sanno effondere, ma Stefano ha già dato prova di decisione e concretezza. Sa di avere a disposizione una Ferrari, che, per esprimere al meglio tutte le potenzialità, deve essere spinta al massimo. Non ci devono essere dubbi, o esitazioni, poichè la società è sana, ha fame di riscatto e ha svolto innesti mirati. Del resto, in tanti vorrebbero essere al posto del nostro mister. Lo scorso anno qualcuno, in certi frangenti, ha avuto paura di vincere, mentre quest’anno, grazie ai nuovi acquisti, il Casazza è cresciuto, per personalità ed esperienza. In questo senso, il supporto fornitoci dal nuovo sponsor Italtrans (presente anche sulle nuove divise da gioco, n.d.r.) è stato provvidenziale. Ora che abbiamo smaltito la delusione per un anno “bruciato“, c’è tanta voglia di ripartire, e riscattarci. Temiamo le nostre avversarie, a partire da Baradello, Sebinia e Pradalunghese, ma il Casazza vuole vincere su entrambi fronti“.

Nikolas Semperboni