La sintesi della gara di ieri la troviamo perfettamente indicata in un’affermazione dell’ultimo vincitore della stessa, il loverese Alessandro Romele a segno nell’edizione 2019, quella che gli valse il titolo regionale della categoria (nel 2020 la gara non si disputò per i noti problemi legati al Covid-19): “Se fossi un direttore sportivo direi ai miei atleti di giocarsi tutto quello che hanno negli ultimi 5 chilometri, un po’ come ho fatto io al regionale del 2019”, concetto che l’atleta, oggi junior alla Trevigliese e con già due successi stagionali all’attivo, chiarisce così: “la salita del Castello di Mologno è decisiva ma bisognerà anche saper gestire gli ultimi due chilometri con quella leggera tendenza a salire che dopo una settantina di chilometri potrebbero avere il loro peso”.
E questo è stato di fatto il taglio che hanno dato alla gara i 149 atleti al via affrontando i tre giri attorno al Lago d’Endine ad un’andatura discreta ma non proprio trascendentale ed all’insegna di un reciproco controllo piuttosto stretto al punto che ogni tentativo d’attacco veniva sempre sventato dal gruppo nello spazio di un battito d’ali fino all’immediato finale, in vista appunto di quel chilometro scarso del Muro del Castello che con punte di pendenza prossime al 15% ha quasi sempre fatto la differenza nelle ultime edizioni, da quando appunto è stato inserito nel finale questo passaggio. Ed è proprio in vista del suo attacco che un gruppetto di sei/sette corridori ha preso il largo allungando il plotone ed accumulando quei pochi metri di vantaggio assolutamente necessari per affrontare la salita nel modo migliore, senza le difficoltà sicuramente create da un gruppo più folto. E fra questi due “pezzi da novanta” della categoria quali appunto Simone Gualdi e Angelo Monister che alla fine si classificheranno nell’ordine davanti al non meno bravo Michele Colosio.
“Pezzi da novanta”: una definizione per nulla esagerata per due atleti come loro visto che Gualdi è al suo terzo successo stagionale dopo quello in Val d’Illasi, nel veronese, ed il prestigioso “Liberazione” a Roma oltre a ben dieci piazzamenti nelle top ten di questo inizio di stagione mentre Monister di successi ad oggi ne vanta già ben cinque.
Una gara insomma quella proposta dall’U.C. Casazza di tutto rispetto, da annoverare tranquillamente fra le più significative della stagione (non per nulla la precedente edizione ha avuto la dignità di campionato regionale) nei cui ordini d’arrivo difficilmente si entra per caso, basta per questo rileggere attentamente anche quello di ieri oltre ovviamente al prestigioso “Albo d’Oro”. Ed a questo proposito non possiamo non chiudere con un grosso “brava” anche all’orobica Elisa Valtulini, unica donna in gara (con i colori della Bike Cadorago) che ha concluso la corsa in ottima posizione fra tanti maschi.
Adriano Arioli

Ordine d’arrivo
1) Simone Gualdi (S.C. Cene), km. 75 in 1h49’55” alla m/o di km. 40,940
2) Angelo Monister (Mincio Chiese)
3) Michele Colosio (Villongo)
4) Mirko Coloberti (Aspiratori Otelli)
5) Alessandro Cattani (Bustese Olonia)
6) Daniele Bono (Ronco Maurigi D. Gallina)
7) Samuele alari (V.C. Sarnico)
8) Tommaso Cafueri (Acido Lattico Team)
9) Thomas Pedrini (S.C. Cene)
10) Riccardo Archetti (Bustese Olonia)
11) Manuel Franzoni (Aspiratori Otelli)
12 Davide Quadriglia (Osio Sotto)
13) Marco Rossoni (Osio Sotto)
14) Matteo Falchetti (Villongo)
15) Andrea Godizzi (Mincio Chiese)
16) Cristian Sinigaglia (Monselice)
17) Michele Bicelli (Feralpi Group)
18) Matteo Rampini (Cicli Peracchi Sovere)
19) Nicola Storti (Mincio Chiese)
20) Diego Carminati (MTB Parre)