Atalanta – Rakow Czestochowa 2-0 (0-0)
ATALANTA (3-4-3): Musso 6,5; Toloi (cap.) 6,5, Djimsiti 6, Scalvini 6,5; Zappacosta 7 (31′ st Holm 6), De Roon 6,5 (17′ st Ederson 7), Koppmeiners 6,5, Ruggeri 7; De Ketelaere 7,5 (47′ st Bakker sv), Muriel 6,5 (17′ st Miranchuk 6), Lookman 6 (31′ st Pasalic 6). A disp.: 29 Carnesecchi, 31 Rossi; 6 Palomino, 23 Kolasinac, 21 Zortea, 33 Hateboer, 25 Adopo. All.: Gian Piero Gasperini 6,5.
RAKOW CZESTOCHOWA (3-4-2-1): V. Kovacevic 7; Racovitan 5, A. Kovacevic 7, Rundic 5,5; Sorescu 6,5, Berggren 6 (26′ st Lederman 6), Papanikolaou (cap.) 6, Plavsic 6 (33′ st Jean Carlos sv); Yeboah 5,5 (16′ st Kittel 5,5), Kochergin 5,5 (16′ st Cebula 6); Zwolinski 5,5 (25′ st Crnac 6). A disp.: 12 Tsiftsis, 27 Nowak, 99 Piasecki. All.: Dawid Szwarga 6.
Arbitro: Reinshreiber 7 (Israele – Metzamber, Yakobov; IV Leiba. V.A.R. Fritz – Germania -, A.V.A.R. Bebek – Croazia).
RETI: 4′ st De Ketelaere (A), 21′ st Ederson (A).
Note: Davide Zappacosta premiato prima della partita dal presidente Antonio Percassi per le 100 presenze nerazzurre raggiunte a Firenze. Minuto di silenzio per le vittime del terremoto in Marocco, dell’alluvione in Libia e per la scomparsa mercoledì dell’ex giocatore del Rakow, Sławomir Palacz. Serata uggiosa, spettatori 13.968 per un incasso di 401.176,42 euro. Ammonito De Roon per gioco scorretto. Tiri totali 28-3, nello specchio 10-1, parati 8-1, respinti/deviati 6-0. Corner 11-0, recupero 1′ e 4′ .

BergamoCDK – che nella ripresa passa a falso nueve col 9 vero a sinistra – spizza sul primo palo il controcross di Zappacosta e la mette in discesa. Per metterla in ghiaccio, Ederson s’arrampica sul traversone euclideo di Ruggeri e la butta nello stesso angoletto da posizione più centrale. Per battere il Rakow Czestochowa allo start del Gruppo D di Europa League serviva proprio un’Atalanta con la testa, andata letteralmente meglio delle gambe, in grado di produrre se non sfracelli comunque parecchie palle gol. Ora pensieri rivolti al campionato, perché a Bergamo sale un Cagliari da battere senza se e senza ma.

Al quinto scarso il corridoio aperto da Lookman in contropiede a Muriel viene chiuso in angolo da Vladan Kovacevic sul sinistro incrociato male dal colombiano, mentre a cronometro triplicato a Toloi esce dal cilindro del mago la diagonale per evitare guai da Yeboah, sbucato dalla morsa reciproca tra Djimsiti e Zwolinski. Un po’ molli i due attaccanti puri del Gasp nelle ripartenze, tra sterzate di troppo del nigeriano e la mancanza di agilità del Ronaldito. Un altro paio di lancette e sulla palla in uscita del quarto corner a favore è ‘Mola, l’uomo che guarda la porta col binicolo, a mancare il bersaglio intervenendo spalle allo specchio con un tacco pretenzioso lungo la traiettoria di Koopmeiners dalla distanza. Un gatto, invece, il portiere ospite per dire di no ancora alla Super Aquila in chiusura di triangolazione con De Ketelaere alle soglie del ventesimo.

Szwarga a metà frazione inverte i quinti per sfruttare Plavsic a destra col suo sinistro liftato, Zappacosta si fa rimpallare in fallo di fondo sul tocco del belga, che si sposta a sinistra una volta di più per tentare di Sfruttare un recupero a due Koopmeiners-Ruggeri portandosi al limite per agganciare il filtrante del suo centravanti: è il quarantesimo, il volo a pugni serrati dell’uomo tra i pali è un favore alle telecamere. Ma le occasioni più clamorose sono per il cafetero lì in mezzo all’attacco a 3′ dalla pausa e del ’97 di Wandsworth, rispettivamente in stacco da tre passi accarezzato dal tuttosinistro zognese e in estirada da meno di due aperta dal primo.

In attesa di queste ultime fiammate era stato Rundic (37′), braccetto sinistro tagliato a destra, ad alzare alla viva il parroco senza opposizione davanti al secondo legno un ammollo di Sorescu sprecando la chance della vita. In avvio di ripresa le prove generali di Lucho in asse con Scalvini cozzano contro il lombo destro di Adnan Kovacevic, ma per fortuna il fiammingo in prestito dal Milan c’è e prende l’ascensore per il piano giusto sugli sviluppi di uno schema da fermo RoboKoop-Muriel-Ruggeri con palla arraffata dall’altro lato dal sorano, che la rimette in mezzo col contagiri. Verso il decimo i due terzi restanti del reparto offensivo si scambiano i ruoli e Ademola non chiude benissimo il piede debole, anche se i meriti vanno ascritti a Vladan, da applausi nello sventare il bis. Il mancino olandese si sgancia dalla mediana per sparare alto davanti al vertice dell’area piccola l’ennesimo pallone di Luigino (14′).

Il 2-0 è preceduto dal pretenzioso tiraccio di Sorescu. Fuochi d’artificio alla mezzora, quando il numero uno bosniaco respinge la zuccata di Djimsiti sul decimo tiro dalla bandierina (di Koop, da destra) e i Rundic ripete la prodezza all’altezza della riga di porta sull’autore del rompighiaccio, prima che sul ribaltamento Musso resti fermo e impassibile uscendo alto per evitare il dimezzamento dello score di Lederman, lanciato in navata dall’altro cambio Crnac. A 3′ dal 90′, il brasiliano di casa morbidissimo per la rovesciata di Holm, CDK si tuffa ed ecco l’ottava parata parata della serata del baluardo nemico. Il firmatario del cross decisivo sbaglia a giro con l’estremità sbagliata (44′) spondato da Miranchuk, la lunga fuga di Pasalic a 2′ dal gong si conclude con un sinistro telefonato.