Atalanta – Lazio 0-2 (0-1)
ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello 6; Okoli 5,5 (1′ st Djimsiti 5,5), Demiral 6, Scalvini 5,5; Soppy 5,5 (19′ st Maehle 6), De Roon (cap,) 6 (30′ st Ederson 6), Koopmeiners 5,5, Hateboer 5,5; Pasalic 5 (1′ st Malinovskyi 6); Lookman 5,5 (26′ st Zapata 6), Muriel 5,5. A disp.: 1 Musso, 31 Rossi, 21 Zortea, 22 Ruggeri, 10 Boga, 17 Hojlund. All.: Gian Piero Gasperini 5.
LAZIO (4-3-3): Provedel 6; Lazzari 6,5 (32′ st Hysaj 6), Casale 6,5, Romagnoli 6,5, Marusic 7; Milinkovic-Savic (cap.) 6,5, Cataldi 7 (25′ st Basic 6), Vecino 6; Pedro 7,5 (39′ st Cancellieri sv), Felipe Anderson 7,5, Zaccagni 7. A disp.: 1 Maximiano, 31 Adamonis, 4 Patric, 26 Radu, 34 Gila, 16 Kamenovic, 6 Marcos Antonio, 10 Luis Alberto, 18 Romero. All.: Maurizio Sarri 7.
Arbitro: Abisso di Palermo 6 (Di Gioia di Nola, Dei Giudici di Latina; IV Orsato di Schio. V.A.R. Di Bello di Brindisi, A.V.A.R. Cecconi di Empoli).
RETI: 10′ pt Zaccagni (L), 7′ st Felipe Anderson (L).
Note: serata serena, spettatori 18.988 per un incasso di 425.821,37 euro. Ammoniti Okoli, Soppy e Milinkovic-Savic per gioco scorretto, Muriel per simulazione, Cataldi per proteste. Espulso Muriel al 45′ st per somma di ammonizioni (gioco scorretto). Tiri totali 9-10, nello specchio 2-5, parati 2-2, respinti/deviati 3-2. Var: 1. Corner 5-8, recupero 4′ e 3′.

Bergamo – Il primo dei due tiri in porta (nemmeno considerati tali dalle statistiche ufficiali) è di Scalvini all’ottantacinquesimo praticamente da centrocampo. Abbiamo detto tutto. Stavolta l’Atalanta, che chiude in dieci (out Lucho, che fallaccio) non ci ha capito alcunché da cima a fondo. Per la seconda di fila sotto dopo sabato scorso col Sassuolo, la rimonta si vede col binocolo ed ecco il ko stagionale numero uno al cospetto dell’arcinemica Lazio, alle soglie della perfezione. Un film in due atti. Il taglio di Zaccagni a rimorchio di Pedro, lanciato sul lato corto da Lazzari, stordisce a lungo i nerazzurri, che sfiorano l’1-1 con Hateboer salvo capitolare in avvio di secondo tempo davanti al radente di Felipe Anderson, con finta dal limite mettendo a sedere un mediano di nome RoboKoop, a rimorchio di Marusic scattato sul filo dell’offside. A nulla sono valsi i subentri di due big come Djimsiti, fuori otto giornate anche se coi neroverdi era in panchina, e Duvan, sei. Una Dea scesa dall’Olimpo del bel gioco e agganciata in classifica a quota 24 punti in 11 turni.
Lo svantaggio farcisce il panino della tripla chance ospite fino alla sporca dozzina: al 7′ Sportiello evita il secondo corner di fila agguantando in due tempi la stoccata da fuori di Marusic deviata da Okoli in caduta e Demiral, quindi a 0-1 consumato il tracciante di Milinkovic dal vertice destro sullo scambio tra Anderson e l’assistman del rompighiaccio non raggiunto da Vecino (pure il conato da fuori al 18′) sottoporta. L’Aquila vola alto cercando la beccata da fuori sulle manovre in proprio, sulle seconde palle o in contropiede, mentre di qua Muriel incrocia male il filtrante di Lookman (21′) a pendolini ormai invertiti per le chiare difficoltà del tulipano di fronte alla catena di destra laziale. Al 24′ è da mani nei capelli il tuffo di testa dello stesso nel gioco tra quinti, perché davanti al secondo palo non c’è un ostacolo che è uno e il mirino alzato è un peccato capitale. Il primo marcatore continua a farsi beffe del braccetto dirimpettaio e viene sbarrato in angolo soltanto dal perno di casa (27′).
Il Gasp ha già sguinzagliato da tempo De Roon alle calcagna della possente mezzala serba, ma la volta che questa si sposta sono dolori, come al 44′ quando lanciata da Cataldi centra per l’ingrato compagno di reparto, capace di alzarla da pochi passi sul contrasto di Scalvini. La ripresa inizia col nuovo tentativo di Marusic (5′) di seconda dal quinto tiro della bandierina a favore, alzato sopra il montante dal portiere di Urgnano, che di lì a poco deve arrendersi. Alla sporca dozzina conometrica l’autore del bis serve a quello dell’1-0 la doppietta, negatagli da Sportiello, poco prima della simulazione che costa a Muriel il giallo per essere stramazzato al suolo senza essere nemmeno sfiorato da Cataldi. Il Ronaldito accarezza la fronte di Koopmeiners (16′) che sorvola la traversa, imitato dal connazionale sulla destra sull’ennesima palla buona di un Muriel che di suo non vede la porta (41′). Il coast-to-coast di Hysaj (entrato per Lazzari) al 45′ sfocia nella telefonata mancina, Muriel stesso entra in ritardo in mezzo su Felipe Anderson e guadagna la doccia anticipata. Ederson nell’extra time sgancia la loffietta, finisce 0-2 e va già grassa.
Simone Fornoni