11a giornata serie A – Bergamo, New Balance Arena – domenica 9 novembre (ore 12.30)
Atalanta – Sassuolo 0-3 (0-1)
ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi 5,5; Kossounou 5,5 (1’ st Djimsiti 5,5), Hien 4,5, Ahanor 5,5; Bellanova 5,5, Ederson 5,5 (1’ st De Ketelaere 5,5), Pasalic (cap.) 5,5, Zappacosta 5,5 (38’ st Zalewski sv); Samardzic 5, Lookman 5,5 (33’ st K. Sulemana 5,5); Krstovic 4,5 (13’ st Scamacca 6). A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello; 23 Kolasinac, 42 Scalvini, 47 Bernasconi, 6 Musah, 15 De Roon, 44 Brescianini, 70 Maldini. All.: Ivan Juric 5.
SASSUOLO (4-3-3): Muric 6; Walukiewicz 6,5, Idzes 7, Muharemovic 7, Candé 6,5 (36’ st Doig sv); Koné 7 (45’ st Iannoni sv), Matic 6,5, Thorstvedt 7,5; Berardi (cap.) 8 (45’ st Cheddira sv), Pinamonti 8 (45’ st Pierini sv), Fadera 5,5 (15’ st Laurienté ). A disp.: 12 Satalino, 13 Turati, 16 Zacchi; 26 Odenthal, 25 W. Coulibaly, 35 Lipani, 40 Vranckx, 24 Moro. All.: Fabio Grosso 8.
Arbitro: Arbitro: Crezzini di Siena 6,5 (Mokthar di Lecco, Ceccon di Lovere; IV Marinelli di Tivoli. V.A.R. Paterna di Teramo, A.V.A.R. La Penna di Roma 1).
RETI: 29’ pt rig. e 21’ st Berardi (S), 2’ st Pinamonti (S).
Note: pomeriggio soleggiato, spettatori 21.933 per un incasso di 494.932,24 euro. Ammoniti Muric per ritardata rimessa in gioco, Candé per gioco scorretto. Tiri totali 13-8, nello specchio 2-4, parati 0-1, respinti/deviati 6-0. Corner 4-1, recupero 5’ e 4’.Bergamo – Berardi-Pinamonti, un gol per tempo col secondo in avvio e il primo a imbracciare la doppietta. L’Atalanta col Sassuolo cancella la versione intensa e battagliera di Marsiglia tornando l’eterna incompiuta di un campionato giunto alla seconda, bruciante e brutta sconfitta di fila a ruota di Udine. Thorstvedt mastica subito davanti a Hien la prima palla giocabile da destra, ma è Lookman a sfiorare il vantaggio al nono scarso quando Idez salva di fronte sulla riga di porta, rimanendo tramortito, il destro del nigeriano dopo una finta, lungo l’apertura di Bellanova. Non succede nulla per scaldarsi serve un presunto gomito largo di Ahanor a proteggersi dal taglio di Fadera, che stramazza al suolo in mood molto cinematografico, sul la di Matic. Al 28’ Hien su un rilancio senza pretese di Thorstvedt si fa sorprendere alle spalle da Pinamonti, steso da Carnesecchi: il nigeriano di Genova-Cornigliano poco prima liscia la palla toccata di fronte dal compagno, è rigore e Berardi ci mette lo spiazzante. Il momento atalantino in campionato si può riassumere nel tentativo di Zappacosta stoppato da Krstovic, che s’intromette in traiettoria, a una dozzina dall’intervallo. Al 41’ il sorano ci riprova in asse coi due trequartisti alti, con Samardzic ad accentrarsi, ma Pasalic stacca in ritardo all’altezza del secondo palo. Al 1’ di recupero la si scampa bella, quando Berardi lancia Fadera che perde mezzo tempo di gioco e spara alto da posizione favorevole col solo Hien di fronte. Se ad extra time agli sgoccioli lungo l’asse Pasalic-Lookman c’è la protesta di Zappacosta, mano di Idzes sulla schiena all’ingresso in area, ma il gesto non è sanzionabile. Ripresa, subito sbagliata. Errore-rimpallonzo di Zappacosta in uscita, Koné lancia sulla corsa Berardi che evita il ritorno del pendolino servendo il centravanti, tutto il tempo del mondo di girarsi tra Djimsiti (new entry Con De Ketelaere, out Ederson e Samardzic interno a due) seccando Carnesecchi. Se Idzes si immola di nuovo e Muric abbassa la saracinesca su Lookman, pescato bene dall’iperattivo e sfortunato laterale del Frusinate. Al nono ancora il portiere sassuolese in uscita bassa anticipa Krstovic sul gioco di sponda di Pasalic su cross di CDK. facendo evidentemente perdere la trebisonda al montenegrino che gira a lato di mancino il suggerimento zappacostiano. Thorstvedt calcia fuori la delizia portagli da Pinamonti (11’), ma poi si fa perdonare confezionando l’imbucata del doppiettista di giornata per vie centrali ricevendo da Koné. Scamacca ha già rimpiazzato il centravanti ex Lecce, all’ennesima scena muta dopo la gloria da uno-due nel tris settembrino nella Torino granata, ma oltre a imbeccare De Ketelaere travolto da Candé non fa altro che alzare e allargare la punizione conseguente all’ottantesimo. A 5’ dal 90’ l’ariete di Fidene trova un’estemporanea dal fondo che Pasalic corregge per l’ultimo entrato Zalewski, dal piatto troppo aperto che sfiora il secondo palo. Il romano alza di collo esterno in coda al quarto angolo a favore. Mamma mia.
Si.Fo.
domenica 9 Novembre 2025

