Lungi da me fare il politicante… non ne son capace, sono ignorante in materia ed è un mondo che sento molto distante da me. Parlando di calcio forse riesco a farmi capire meglio, non perché di calcio me ne intenda o mi senta preparato in materia ma perché è un mondo che in questi giorni mi manca ed è la mia passione…
Continuo a sentir dire dai nostri Governatori che “è il momento di fare gruppo, di fare squadra, di avere lo spogliatoio unito e compatto e di scendere in campo tutti uniti e compatti per sconfiggere il virus”. Inevitabile che il mio pensiero, ogni volta che sento queste frasi, vola ai miei ragazzi, al mio staff, alla nostra squadra, alla nostra società, al nostro spogliatoio e penso alle competenze di ognuno di loro legate al calcio e all’essere uomo.
Le analizzo e mi dico:
il mio presidente, uomo stimato, capace, autorevole e se serve autoritario e soprattutto molto credibile, detta tempi, modi e obbiettivi a tutte le varie squadre. E’ lungimirante ed è sempre presente sul campo tutte le sere. Se qualcuno ha bisogno, sa a chi chiedere aiuto e consiglio;
il mister, ovviamente non posso parlare di me, ma di quello che per me potrebbe essere l’allenatore ideale: autorevole e quando serve autoritario, capace e credibile sia in campo che nello spogliatoio, psicologo nel gestire umori e personalità differenti, calmo, oculato e attento nel gestire i momenti belli e le emergenze di ogni stagione; aziendalista quanto serve e collante tra società, staff e squadra. Poi capace e freddo nel prendere decisioni; leader dello spogliatoio;
lo staff, persone capaci e credibili nelle proprie competenze; prodighi di idee e consigli quando vengono richieste dal mister nei tempi e nei modi consoni; rispettosi delle scelte di mister e società a priori; tutt’uno con l’allenatore; la prolunga di occhi e orecchie del mister; persone che hanno la sensibilità nel capire e nel gestire i momenti del mister e dello spogliatoio;
il capitano e il vicecapitano, servono esperienza, carattere da leader in campo e nello spogliatoio; esempi da seguire in campo e nello spogliatoio; trascinatori; poche parole e tanti fatti; uomini di fiducia di mister e società; filtri per mister e società riguardo a problemi, malumori, euforie dello spogliatoio; collanti tra squadra e il mister e lo staff;
i giocatori sono l’anima e i protagonisti di tutto quanto; pronti a dare il sangue per il proprio compagno e per la maglia; rispettosi verso società, staff e mister; nessuno fiata se non è richiesto; lavorano sodo, con impegno, dedizione, voglia di migliorarsi; credono in quello che fanno, credono nel mister e nello staff… e li seguono; hanno spirito di gruppo, di squadra, sono una famiglia allargata.

Dopo questa mia personale analisi ho voluto fare questo gioco… Al posto del mio Pres ho messo il Presidente della Repubblica, al posto del Mister ho messo il Presidente del Consiglio, al posto dello Staff ho messo le Regioni, al posto dei Capitani ho messo i Sindaci, al posto dei Giocatori ho messo il Popolo Italiano.
E dopo questo giochino purtroppo sono sempre più convinto di quanto mi mancano i miei ragazzi, il mio staff, il nostro spogliatoio e la nostra società.
E quanto la Nazione Italia, in tutti i suoi elementi, sia lontana anni luce dall’essere una squadra.
Marco Albergoni, allenatore della prima squadra del Bergamo Longuelo, Promozione

Nella foto mister Albergoni è con l’ex atalantino Gallo