di Adriano Arioli
E’ ormai questione di giorni, la stagione ciclistica giovanile (quella che va fino agli juniores) sta per partire anticipata come sempre da elite ed under 23 che le loro prime pedalate le hanno già date nell’ultimo week end partendo con la classica lombarda per eccellenza, la Coppa S. Geo, che celebrava con l’edizione di sabato scorso il suo novantesimo compleanno, e con la toscana Firenze-Empoli che ha anche aperto l’albo d’oro dei successi orobici 2014 con la vittoria di Luca Sterbini, portacolori del team di Ezio Tironi ed Olivano Locatelli.
Le squadre ormai sono per lo più costruite, la fase di preparazione è ormai in atto per tutte, si attende solo l’abbassarsi della prima bandierina che nella nostra provincia avverrà domenica 9 marzo con la gara degli juniores di  Zanica promossa da Massimo Persico, in momentaneo (e speriamo temporaneo)  stand by con il suo Team Aurea, ed organizzata in collaborazione con l’U.C. Osio Sotto.
Fanno ovviamente eccezione i giovanissimi la cui  stagione partirà la prima domenica di aprile ed il cui tesseramento ha tradizionalmente tempi più lunghi  visto che, trattandosi di promozione, di fatto non si chiude praticamente mai. Per gli altri la febbre comincia a salire……..
La presentazione nelle pagine che seguono di alcune delle nostre società non è quindi casuale ma in qualche modo ciascuna per sue caratteristiche particolari riflette diverse facce della nostra realtà provinciale, quella di una provincia che per vari motivi, dal numero dei tesserati all’attività svolta fino ai risultati ottenuti dai nostri atleti, ha una valenza certamente pari e spesso superiore addirittura a tante realtà regionali.
Parlare di Villongo ad esempio significa parlare di un’eccellenza assoluta nel settore promozionale, vincitore di tre Meeting Nazionali (in pratica il campionato italiano di società fra i giovanissimi) negli ultimi quattro anni, ma anche di una società dove si cerca di dare un seguito all’impegnativo lavoro di promozione non abbandonando poi i ragazzi a sé stessi vuoi con accordi con altre società vuoi con la costituzione in  proprio di squadre nelle categorie successive. Importante in questo senso ad esempio la formazione rosa della società.
Ed ancora  in tema di giovanissimi una vera a propria scuola di ciclismo è quella di Bolgare dove le maggiori attenzioni sono rivolte proprio ai più giovani ai quali si insegna l’etica dello sport prima ancora della ricerca della vittoria che sarà poi una conseguenza logica per qualcuno ma non un obbligo per nessuno.
Una filosofia che il presidente Busetti ha saputo trasmettere con successo anche a tutto il movimento orobico, di cui è il responsabile giovanile,non a caso il primo ed il più numeroso a livello nazionale.
Una cura per il settore che trova le stesse attenzioni anche alla Gazzanighese, società presente ormai da vecchia data nel mondo orobico delle due ruote che con la presidenza del giovane ex professionista Mauro Zinetti sta portando una ventata nuova e stimolante nel ciclismo seriano, un mondo già di per sé di grande rilievo nel contesto provinciale.
Sulla Fulgor Seriate non c’è invece molto da aggiungere a quanto non si sappia già. Una società che opera da sempre secondo la linea tracciata dai suoi fondatori, fra i quali Bepi Donati cui è dedicato annualmente uno  dei premi più prestigiosi riservato agli allievi, e portata avanti poi con lo stesso impegno e serietà successivamente da Marcello Perico, Gianni Fabbris, dalla seconda generazione dei Donati, Roberto e Patrizio, e che continuerà senza dubbio sulla stessa linea di serietà ed impegno del nuovo presidente Fiorenzo Nava.
Realtà relativamente nuova invece la Valcar PBM di Valentino Villa capace in soli cinque anni di collocarsi in una posizione d’eccellenza nell’ambito del ciclismo rosa nazionale. Serietà, impegno e correttezza sono anche  in questo caso gli aggettivi più idonei a qualificarla. E in prospettiva anche altri risultati importanti da aggiungere ai molti già in bacheca…….
Infine la Ciclistica Trevigliese di Gigi Moriggi alla quale è affidato il non facile compito di rivitalizzare il ciclismo della bassa, quel ciclismo che un tempo era fiorentissimo, con numerose ed importanti società, e che negli ultimi anni per motivi diversi (non ultimi anche i problemi di viabilità, ma non solo, ovviamente) sono andate sempre più scomparendo. Il fil rouge che ultimamente  la sta sempre più avvicinando all’altra bassaiola superstite, la Romanese, lasciano però ben sperare……..