L’Atalanta ha perso sul campo una partita di calcio. I suoi tifosi ancora una volta hanno vinto fuori dal campo la partita della correttezza e della passione. Come era successo cinque settimane fa a Zagabria il pubblico nerazzurro ha regalato un’altra trasferta da ricordare. Per il calore, per i decibel dei cori, per gli applausi ad una squadra travolta in campo con un passivo di quattro gol. Facendo le dovute proporzioni un deja vu della serata di Zagabria, con una tifoseria che non ha mai smesso di cantare e incitare i ragazzi sotto di tre o quattro gol. E che negli ultimi minuti ha dato il meglio, inneggiando a Gasperini, a Bergamo, all’Atalanta. Per i fischi o i mugugni rivolgersi altrove. Nonostante la sconfitta è stata una festa. Per tutta la giornata, con il grigio del centro di Manchester illuminato e riscaldato dai cori dei 2750 atalantini, che hanno bighellonato allegramente tra i pub nella zona di Cathredal Gate e Exchange Square, tra pinte di birre e sciarpate. Hanno vinto i nostri, i tifosi bergamaschi. Perché ci sono cose più importanti di una partita di calcio.

Fabrizio Carcano