di Fabrizio Carcano

“Siamo una squadra giovane e i giovani hanno bisogno di tempo per rodarsi, per sbagliare e per crescere, abbiamo quasi tutti giocatori esordienti in A2, tranne Allodi, Bozzetto e Zugno. Ma vogliamo fare bene e faremo sempre il massimo”.
Nessun proclama, zero promesse.
Marco Calvani, coach dai modi garbati e dai toni bassi, è fiducioso sulla stagione che la Bergamo Basket si prepara ad affrontare, la terza consecutiva in A2.
“Siamo un gruppo equilibrato, abbiamo scelto giocatori con voglia di fare e una spiccata attitudine difensiva che in questa categoria è decisiva”.
Gruppo quasi tutto di debuttanti in A2.
“Vero, anche gli stranieri debuttano in Europa. Logico che bisognerà adattarsi alla categoria, lo sappiamo. Lo scorso anno Bergamo aveva una squadra esperta anche nella carta d’identita, sono cambiate le prospettive e vogliamo divertirci con giovani che posso fare tanto”.
Ruben Zugno sarà il leader sul parquet?
“È giovane ma ha già maturato esperienze importanti lavorando due anni ad Agrigento con coach Ciani e poi lo scorso anno qui a Bergamo, dove nei playoff è stato titolare rispondendo bene. Ha mezzi tecnici e personalità per fare bene in questo ruolo delicato. In regia alternerò tre play con Parravicini e Lautier”.
Ecco, ci parli Lautier-Ogunleye.
“Può coprire tre ruoli, farà principalmente la guardia ma anche l’ala piccola e il play”.
E Carroll?
“È un giocatore che ha grande tiro da fuori ma la bravura di saper anche attaccare l’area. E sa giocare spalle a canestro per cui in chiave tattica sarà anche un quattro perché ha il fisico per farlo bene”.
Bozzetto sarà il leader nello spogliatoio?
“Il leader lo scelgono i ragazzi, ma chiaramente Bozzetto ha età e esperienza. Qui ha già giocato lasciando uno splendido ricordo, per noi è importante averlo qui”.