Non bastava la decisione da ufficializzare assunta ieri in assemblea, col presidente Lorenzo Casini ad annunciare l’anticipo dell’ultima giornata della Roma a venerdì prossimo in casa del Torino, violando il principio di contemporaneità, con la scusa della finale di Conference League il mercoledì dopo per i giallorossi contro il Feyenoord. La designazione per l’incrocio pericoloso e decisivo Europa-scudetto contro il Milan è l’ennesima conferma che nel calcio il peso politico conta e che l’Atalanta, a dispetto della vicepresidenza di Lega di Serie A di Luca Percassi, ce l’ha pari allo zero.

Daniele Orsato di Schio, il direttore di gara, e Massimiliano Irrati, il V.A.R., da arbitri hanno già danneggiato i nerazzurri in una stagione piena zeppa di casi da moviola quasi tutti a sfavore. Il primo il 28 agosto scorso, negli occhiali casalinghi inforcati col Bologna anche per un nettissimo fallo di mano di De Silvestri su uno spiovente. Il secondo, sempre in campo, nell’1-4 con la Lupa stessa, destinataria del regalino a dispetto dello status di concorrente per un posto nelle coppe europee come i bergamaschi, la Lazio e la Fiorentina (Aquila a 62, le altre a 59) il 18 dicembre.

Lì i guai combinati dal fischietto pistoiese furono addirittura due: la sbracciata netta su Djimsiti di Abraham al 1′ in occasione della fuga per il vantaggio e il 2-2 annullato direttamente dal varista Luigi Nasca, che non aveva alcuna facoltà di decidere al posto del titolare, per un presunto fuorigioco attivo di José Palomino sull’autogol dell’ex Bryan Cristante su sponda di Duvan Zapata. L’argentino avrebbe disturbato il friulano (forse un lievissimo appoggio con le braccia, ma l’avversario non si sposta per quello) senza però toccare la palla, ma il punto è che l’arbitro avrebbe dovuto essere richiamato a vedere l’azione.

Completano la squadra di giacchette colorate, alle 18 di domenica 15 maggio a San Siro, gli assistenti Fabiano Preti di Mantova e Alessandro Giallatini di Roma 2, con Antonio Rapuano di Rimini quarto ufficiale e Federico Dionisi di L’Aquila A.V.A.R. A Zingonia, infine, anche Giorgio Cittadini torna nel gruppo degli acciaccati che hanno lavorato a parte: affaticamento muscolare per il backup difensivo triumplino, mentre Giorgio Scalvini ci sarà al pari di Duvan Zapata. Persiste per il secondo allenamento di fila il problema di lombosciatalgia per Marco Sportiello, mentre la stagione è finita anzitempo per Rafael Toloi (ricaduta al flessore destro) e Giuseppe Pezzella (distrazione all’adduttore destro).