11a Primavera 1 – Zingonia-Ciserano, Centro Sportivo Bortolotti, Campo 9 – domenica 9 novembre (ore 11) 
Atalanta Under 20 – Napoli Under 20 0-1 (0-0)
ATALANTA (3-5-2): E. Zanchi 5,5; Gobbo 6,5, Maffessoli 6,5, Ramaj (cap.) 6; Arrigoni 6 (11′ st Mungari 6,5), Mencaraglia 6,5 (22′ st Bono 5,5), Gerard Ruiz 6,5, S. Mouisse 6 (11′ st Gasparello 6,5), Leandri 6 (35′ st Aliprandi sv); Baldo 6, Cakolli 5,5 (22′ st Michieletto 5,5). A disp.: 22 Anelli, 7 Galafassi, 15 Parmiggiani, 23 Isoa, 24 Bilac, 26 Belli. All.: Giovanni Bosi 6.
NAPOLI (3-5-2): Spinelli 7; Caucci 7, Gambardella 7, Garofalo 6,5; Colella 6,5 (41′ st De Luca sv), De Chiara 6,5, Cimmaruta 7, Lo Scalzo 6 (19′ st Genovese 6), Torre 6 (31′ pt Smeraldi 7, 41′ st Eletto sv); Raggioli 6,5, Saviano 6 (19′ st Gorica 6,5). A disp.: 34 Merone, 7 Nardozi, 18 Anic, 19 Chiummariello, 60 Barido, 77 De Martino. All.: Dario Rocco 7. 
Arbitro: Terribile di Bassano del Grappa 6,5 (Montanelli e Nechita di Lecco).
RETE: 4′ st Smeraldi (N).
Note: mattinata soleggiata, spettatori 200. Ammoniti Gobbo e Colella per gioco scorretto. Tiri totali 18-6, nello specchio 6-3, parati 6-2, respinti/deviati 3-1. Corner 8-3, recupero 4′ e 4′.

Zingonia – Edoardo Zanchi si lascia sfuggire la punizione mancina da destra stile corner corto di Smeraldi (fallo fischiato a Leandri su Caucci, molto cervellotico), disturbato dalla gamba alta di Garofalo, e la Primavera dell’Atalanta perde l’imbattibilità in campionato restando a quota 20 proprio quando era all’inseguimento delle posizioni di vertice. Il neopromosso Napoli sbanca Zingonia da terzultimo, i Bosi-boys pagano forse il doppio confronto tra il “Facchetti” e la Youth League al ritorno dallo zero a zero col Marsiglia.

In avvio è il portiere ospite, dapprima allungando la gamba, a tenerla sugli occhiali. Al 4′ Baldo, che ci riproverà alle soglie del quarto d’ora rientrando dal vertice sinistro in coda allo schema d’angolo prolungato da Mouisse, viene lanciato verso la porta in transizione da Mencaraglia e sull’angolo successivo l’ostacolo è insuperabile anche per Maffessoli in gioco aereo. A cronometro bissato, ecco la staffilata centrale di Ruiz su scarico di Arrigoni oltre lo spigolo destro. Cakolli non può azzeccare il 13 in scia a Ramaj per la chiusura del braccetto destro ospite, da cui scaturisce il già citato quarto tiro nello specchio, uno dei meno imparabili della serie iniziale. Scollinato il quindicesimo, Saviano viene murato in angolo dalla difesa di casa sulla palla da sinistra di Torre che Leandri non rinvia salvo rimediare in chiusura sulla traiettoria. Al ventesimo e rotti, il sinistro di Samir in cima alla lunetta, di seconda, senza pungere sugli sviluppi del terzo angolo bergamasco; due minuti e il borseggiante Cimmaruta allarga la traiettoria senza poter chiudere il piatto destro a un metro dal vertice contestuale. Un altro tris di lancetta e Zanchi si fa male per anticipare l’illustro cognonimo a rimorchio destro del partner di linea. La bua di Torre richiede invece il cambio.

Al 36′ riprende la sequela atalantina col bizzarro gioco delle torri tra Baldo dal fondo e Gobbo poco oltre il limite, innescati da Mencaraglia col controcross dal quarto tiro dalla bandierina, sempre a destra. A quattro dalla pausa, il play altrui proprio non riesce a non allargare il tiro, ancor più da fuori della volta precedente, in coda a due puntate decise di Saviano. Se Lo Scalzo spunta pericolosamente ma non troppo di fronte sul lancetto calibrato proprio di Cimmaruta prima di rientrare negli spogliatoi. Al ritorno in campo, l’inattesa sorpresaccia. In seguito, a slancio un po’ frenato, i sinistri aperti da Mencaraglia a Gasparello e dall’altra new entry Mungari a Ruiz che telefona a Spinelli dalla distanza da posizione centrale. Tre giretti all’ora di gioco e si riprende al 21′ col buffetto di testa di Maffessoli da angolo di Mencaraglia. 

Siamo allo spicchio finale a testa bassissima. Al 26′ la punizione di Ruiz dal centro sinistra è respinta da Spinelli, vagamente sorpreso, e Gobbo alza il tap-in. A 12′ dal 90′ Zanchi dice di no a Cimmaruta avanzato in navata, a 5′ dall’inizio del recupero è Mungari ad accentrarsi senza successo tenendola bassa. Eletto rischia l’autorete per chiudere la strada a Maffessoli sul settimo schema da dove il campo finisce, ma il match si conclude senza ulteriori sussulti. SF