Atalanta – Parma 5-0 (3-0)
ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello 6; Toloi 6,5, Palomino 6,5, Djimsiti 6,5; Hateboer 6, De Roon 7, Freuler 7, Gosens 7; Gomez (cap.) 8 (33′ st Malinovskyi sv); Ilicic 8,5 (39′ st Traore sv), Muriel 6 (27′ st D. Zapata sv). A disp.: 31 Rossi, 95 Gollini, 5 Masiello, 55 Okoli, 21 Castagne, 88 Pasalic, 99 Barrow. All.: Gasperini 7.
PARMA (4-3-3): Sepe 6; Darmian 5, Iacoponi 5,5, Bruno Alves (cap.) 5,5, Giu. Pezzella 5; Grassi 5,5 (33′ st Brugman ), Hernani 5,5, Barillà 6; Sprocati 6 (1′ st Inglese ), Kulusevski 5,5, Kucka 5 (22′ st Laurini ). A disp.: 34 Colombi, 53 Alastra, 3 Dermaku, 21 Scozzarella, 26 Siligardi, 11 Cornelius, 88 Adorante. All.: D’Aversa 5.
Arbitro: Pasqua di Tivoli 6,5 (Vivenzi di Brescia, Caliari di Legnago; IV Minelli di Varese. Var La Penna di Roma e Peretti di Verona).
RETI: 11′ pt Gomez (A), 34′ pt Freuler (A), 43′ pt Gosens (A), 15′ e 26′ st Ilicic (A).
Note: pomeriggio freddo e soleggiato, 19.217 di cui 2.588 paganti (incasso 58.881 euro) e 16.629 abbonati (quota partita 350.348,44 euro). Ammoniti Barillà, Pezzella, Gomez, Kucka, Freuler ed Hernani per gioco scorretto. Occasioni 19-4, nello specchio 9-1. Corner 2-2, recupero 0′ e 0′.

Bergamo – Come contro il Milan prima di Natale e della sosta: la apre Alejandro Gomez con una magia, al resto ci pensano il gioco di squadra e i migliori di questo scorcio invernale, in cima a tutti uno Josip Ilicic da doppietta e dalle mille risorse, figlie di una classe limpidissima. Un’altra cinquina trionfale e adesso è meno 1 (34) dal quarto posto occupato dalla Roma.
Apre le danze Iacoponi, che al 2′ spizza malamente l’angolo dalla destra dell’ala destra del tridente parmigiano; al 5′ De Roon sbuccia in inserimento il pallone da sinistra del Papu e sul rovesciamento proprio l’ex di turno Kulusevski la porge a Sprocati che ci prova a giro battezzando i tabelloni con una traiettoria bassa. Una fase di stanca virtualmente chiusa al settebello cronometrico con la deviazione di Alves a smorzare il tiro-cross di Ilicic dal lato corto. La pratica del rompighiaccio la risolve il fantasista argentino, che stavolta a differenza della manita coi rossoneri non deve fare il tunnel al Conti di turno, limitandosi a scagliare la morbida sberla mancina da meno di venti metri, su recupero e lancio a pelo d’erba di De Roon, aiutata a insaccarsi dalla faccia inferiore della traversa. A tiro del quarto d’ora, il corner numero uno a favore, con lo sloveno rimpallato su assist di Muriel. Al 21′ è sempre il tulipano in mezzo ad avanzare, col rifinitore dalla fascia al braccia a porgere la pallonessa: San Josip si gira sul destro, il diagonale è abbrancato a terra da Sepe. Un tris cronometrico e il portiere ospite deve alzare oltre il montante la bordata del numero 72, bravo a saltare Alves. Sul tiro dalla bandierina susseguente Djimsiti prova la sponda senza successo, mentre Barillà spreca malamente il contropiede rifinito da Sprocati calciando debole di sinistro tra le braccia di Sportiello.
Senza esito, mentre la clessidra cede la sabbia residua della prima frazione, anche la punizione di Hernani alla mezzora (mezzo metro a destra del sette) per il tackle da giallo di Gomez su Kulu, mentre il bis viene sganciato al 34′, quando Freuler chiede e ottiene il duetto dal Papu evitando Darmian (che comunque devia di coscia) per l’insaccata alta di mancino. A nove dalla pausa il tentativo di Muriel dalla lunga si spegne a lato dopo un rimbalzo di troppo, a sette la girata del Ronaldito su filtrante di Ilicic smorzata da Iacoponi tra i guantoni di Sepe. C’è tempo per la terza portata di Gosens, di destro e di potenza in piena area, su botta di Ilicic deviata di suola da Alves, un servizio involontario. Lo svedese neo juventino che si sposta a destra con Inglese in luogo di Sprocati è la novità della ripresa, con Duvan Zapata sempre sul sedile, ma si va subito vicini al poker locale, con Ilicic a ciccare sull’allungo di Hateboer (4′). Ecco un altro tentativo del perticone: è il 7′, fallo di Kucka su Gomez, Muriel tocca la punizione di seconda e bolide alto non di molto. Signore e signori, davanti al poker di Josip c’è da spellarsi le mani dagli applausi: sinistro al volo in torsione dalla destra dell’area sul cross del tedesco, la magia del quindicesimo per soffittare la pratica. Al 21′ potrebbe essere doppietta sul velo di Gomez, ma il tiro è centrale; Papu stesso slalomeggia e ci prova di suo, sinistro a lato del primo palo. Al 26′ la manita è completa: Toloi appoggia per battuta di dribbling e sfera nell’angolino di Giuseppe. Al 43′ Hateboer alza la palla di Traore, il cambio della standing ovation per il fantasista. S.F.