Quando l’arbitro Matteo Marchetti di Ostia Lido fischierà il via di Sassuolo-Atalanta, domani a Reggio Emilia, per la squadra nerazzurra sarà la partecipazione numero sessantaquattro ad un campionato di serie A a girone unico, il quindicesimo anno dell’era Antonio e Luca Percassi, il secondo dell’era Percassi-Pagliuca e l’ottavo dell’era Gasperini. Ma il dato più interessante e appassionante per i fans della Dea è un altro: l’ottava stagione fra le grandi della serie A, sempre a sinistra in classifica ma soprattutto fra le elette in lotta tra scudetto, Champions ed Europa varia. “Vogliamo il tricolor” scandiva, senza particolare ritegno, il popolo atalantino durante la presentazione della squadra giovedì all’ora dell’apericena. Certo, è uno slogan visionario e ardimentoso che non ha riscontri tecnici ma i tifosi hanno libertà di espressione, spesso fin troppo. E’ un modo di conclamare la loro passione, i loro sentimenti. Del resto i vari esperti calcistici, quelli veri non vacui opinionisti senza cultura del gioco del calcio, considerano l’Atalanta non certo da scudetto ma una probabile mina vagante che sollevi tempeste e bufere tra le grandi squadre delle metropoli della nostra penisola. In una Serie A tecnicamente più povera il Napoli gode giustamente dei favori del pronostico. L’Inter è appena dietro ma Arnautovic non è top player, il Milan , a parte Maignan e Leao, annovera giovani interessanti ma ancora di belle speranze, alla Lazio non basta Sarri e la Roma è un’incognita. A questo punto entra in campo la Juve che se aggiunge Berardi ai suoi attaccanti come si fa a non pronosticarla per lo scudetto? C’è anche la Fiorentina e poi le solite possibili sorprese, Genoa in primis.
Intanto il calciomercato termina tra una decina giorni, finora si può affermare che Luca Percassi, con Tony D’Amico e Lee Congerton, si è mosso con cognizione di causa e con una certa scaltrezza. E’ presto per fare i conti in tasca al club ma tra entrate, corpose, e uscite, non sparagnine (28 milioni per il poco conosciuto El Bilal Tourè), il bilancio non sembrerebbe deficitario, anzi. Tecnicamente l’Atalanta sta ringiovanendo, i nuovi arrivati sono tutti under 25, a parte il trentenne Kolasinac, e quindi con un futuro davanti, insomma un cambio generazionale dopo gli splendori Ilicic, Gomez, Romero e gloria in excelsis. Sassuolo-Atalanta di necessità non ha pronostici come è ovvio nella prima di campionato. Gasperini presenta domani al Mapei Stadium la formazione di fedelissimi, la vecchia guardia con l’unico inserimento di Kolasinac mentre nuovi e nuovissimi sono ancora in fase di adattamento senza dimenticare la tegola dell’ultimo minuto con lo stop per Tourè, il cui infortunio sembra allontanarlo dai campi di gioco probabilmente per tre o quattro mesi. Acque agitate, invece, in casa Sassuolo: l’amministratore delegato Carnevali ha dichiarato di aver tolto dal mercato Berardi che, a sua volta, vuole vestire a tutti costi la maglia bianconera, intanto contro l’Atalanta non sarà in campo. Impazza il mercato, quante grane per i malcapitati allenatori.
Giacomo Mayer