Cagliari – Atalanta 1-2 (0-0)
CAGLIARI (4-3-1-2): Ciocci 6,5; Porru 5,5, Boccia 6, Carboni 6,5, Aly 6 (1′ st Cancellieri 6); Kanyamuna 6,5 (32′ st Masala 6), Ladinetti (cap.) 7,5, Lombardi 6; Desogus 6 (1′ st Manca 6); Gagliano 5,5, Marigosu 7. A disp.: Piga, Atzeni (p), Cusumano, Iovu, Cossu, Acella, Conti, Dore, Fucci. All.: Max Canzi 6,5.
ATALANTA (3-5-2): Ndiaye 7; Cittadini 5,5, Heidenreich (cap.) 6,5, Milani 6 (27′ st Okoli 6); Guillaume Renault 7, Signori 6 (15′ st Gyabuaa 7), Guth 6,5, Sidibe 6 (39′ st Finardi 6,5), Bergonzi 6; Ghisleni 6 (15′ st Piccoli 7,5), Colley 7 (39′ st Cambiaghi sv). A disp.: Gelmi, Brogni, Italeng. All.: Massimo Brambilla 7.
Arbitro: Garofalo di Torre del Greco 6 (Nasti di Napoli, Piedipalumbo di Torre Annunziata).
RETI: 20′ st Colley (A), 41′ st Ladinetti (C), 43′ st Piccoli (A).
Note: mattinata soleggiata, spettatori 300. Ammoniti Canzi (all. Cagliari) per proteste, Sidibe, Signori, Aly, Carboni, Porru per gioco scorretto, Masala per simulazione. Corner 5-4, recupero 1′ e 4′.

Assemini (Cagliari) – Turnover più rivoluzione tattica uguale fatica, titolari dentro uguale successo corsaro e testa (18 a 16) ripresa all’avversario del settimo turno. Sei su sei per la Primavera dell’Atalanta, che sbanca Asseminello grazie all’assist di Roberto Piccoli (4+3 in Europa)per Ebrima Colley (6 gol in Elite) e quindi, per dribblare il pari di Ladinetti penetrando da mancina per la staffilata a fil di secondo legno, il contropiede con Finardi ad appoggiare per il centravanti. Battuto col brivido un coriaceo e ficcante Cagliari, capoclassifica alla vigilia approfittando del rinvio al 4 dicembre del sesto turno dei bergamaschi con l’Empoli.
Un buon esame di maturità in attesa delle prossime sfide, mercoledì a Zingonia (ore 14) col Manchester City – già battuto a casa sua – per la quarta giornata del girone C di Youth League (secondo posto a 4, meno 1 dalla Dinamo Zagabria) e al “Tre Fontane” con la Roma (corsara venerdì con l’Inter – 1 partita in meno come i bergamaschi, col Bologna – a quota 15) domenica 10 novembre nella seconda matinée di fila, stavolta addirittura alle 10.
Apre danze la progressione di Colley al decimo su buco di Boccia, ma il tiro è largo. Un poker di lancetta e sull’asse Ladinetti-Gagliano dev’essere il rientrante Heidenreich a chiudere Marigosu; altri otto minuti e Ndiaye in uscita sbarra il passo al bomber locale sulla verticale con Marigosu, prima che Milani preservi lo specchio. Il gambiano fatica a trovare spazi, eppure ha un altro lampo (32′) al culmine della manovra dal centrodestra di Ghisleni, vedendosi in corner dalla retroguardia di casa la conclusione a giro dalla lunetta. Non c’è respiro, ma nemmeno chances così evidenti: a una dozzina dalla pausa Desogus anima il compagni di linea e Lombardi, che si porta sul fondo senza trovare altro che un improbabile tiro-cross che scheggia comunque il palo esterno alla destra dell’estremo senegalese.
Se la prima frazione assiste allo stacco finito poco oltre il montante di Guth, schierato play basso in un 3-5-2 inedito in questo scorcio di stagione, sul tiro dalla bandierina destra di Renault, nella ripresa comincia a provarci Marigosu, arretrato sulla trequarti, stoppato da Milani (9′) nella sua ennesima proiezione offensiva. Al quarto d’ora è il momento di Piccoli e Gyabuaa: la differenza c’è eccome, perché a ruota della spizzata (17′) dell’ariete di Sorisole il medesimo, riprendendo la puntata del ghanese di Parma, gira in area piccola per la deviazione sottomisura del capocannoniere atalantino. Casteddu non s’arrende: Manca dai 18 metri sgancia a lato (22′), Lombardi viene frustrato nel suo inserimento e ancora il ragazzo coi guanti salva sullo slalom con sinistro sottomisura di Marigosu (26′), prima dell’incredibile quasi-autogol dell’assistman sull’angolo susseguente: palla sulla faccia inferiore della traversa. Guth sfiora il raddoppio di testa sul corner da destra di Renault (32′, miracolo di Ciocci in tuffo), quindi il finale più pazzo del mondo col capitano cagliaritano a superare chiunque e la ripartenza secca a nemmeno un bis cronometrico che decide. 18 punti a 16 con una gara da recuperare, va bene così, cinque giorni dopo la conquista della Supercoppa e a meno quattro dalla Youth League col Manchester City (mercoledì 6, Zingonia, ore 14).
Si.Fo.