Roma – Atalanta 1-2 (0-1)
ROMA (4-3-3): S. Greco 7; Parodi 6, Cargnelutti (cap.) 6 (23′ pt Santese 5,5), Coccia 6 (25′ st Buttaro 6), Semeraro 6,5; Riccardi 6,5, Pezzella 6 (43′ st Darboe sv), J. Freddi Greco 6; D’Orazio 5,5 (1′ st Sdaigui 7), Celar 6, Cangiano 6 (25′ st Estrella 6). A disp.: Cardinali, Simonetti, Chierico, Nigro, Besuijen, Bucri, Silipo. All.: Alberto De Rossi 6.
ATALANTA (4-3-3): Carnesecchi 6; Zortea 6,5, Okoli 6,5, Guth 6,5, Brogni 6,5; Gyabuaa 7,5, Delprato (cap.) 7, Colpani 7; Traore 6,5 (38′ st Louka sv), Colley 6,5, Cambiaghi 6,5 (32′ st Peli 6). A disp.: Ndiaye, Girgi, Heidenreich, Bergonzi, Cortinovis, Da Riva, Kobacki, Pina Gomes. All.: Massimo Brambilla 6,5.
Arbitri: Meraviglia di Pistoia 6 (Pappagallo e Centrone di Molfetta).
RETI: 40′ pt Delprato (A), 24′ st Gyabuaa, 27′ st Sdaigui (R).
Note: mattinata tiepida e soleggiata, spettatori 700. Ammoniti Zortea e Freddi Greco per gioco scorretto, Parodi per gioco pericoloso. Corner 10-7, recupero 3′ e 4′.

Roma – Vittoria corsara e vetta mantenuta, a quota 45, a una settimana dall’inopinato ko casalingo col Cagliari. Missione compiuta al “Tre Fontane” dalla Primavera dell’Atalanta contro i pari età della Roma, sulle ali di una prestazione piuttosto brillante e di una fase difensiva ben registrata.
Primo vero sussulto (botta e risposta innocuo Colpani-Celar, triplettista-killer dell’andata, tra 2′ e 5′, con Riccardi prezioso dall’out) al decimo, quando Greco respinge in tuffo la parabola a rientrare di Traore dalla bandierina destra e tra la semirovesciata al limite di Colpani e la porta si frappone l’ultimo difensore di casa, Coccia. Un poker di lancette ed è Gyabuaa, lanciato da Brogni, a infilarsi in area impegnando in angolo il portiere romanista. Mai disoccupato: al 16′ Colpani, autoprocuratosi (Coccia) la punizione dai 20 metri, lo costringe a stendere la ragnatela nell’angolino alla sua destra. Emozioni bifronte, anche se i locali cercano di pungere solo da schema da fermo – Pezzella per la spizzata di Celar, triplettista dell’andata, tra le braccia di Carnesecchi, 17′ – e i nerazzurri sfiorano il vantaggio con Cambiaghi che brucia Cargnelutti senza però incrociare il sinistro (21′). A tredici dall’intervallo Riccardi taglia e arriva a rimorchio sull’invito di Semeraro, ma il suo rigore in movimento imbocca il portiere dei bergamaschi. Quando però Zortea prende il fondo, non ce n’è per anima viva: capitan Delprato, al rientro dai suoi acciacchi, indovina tempi e pertugio basso da battezzare nonostante la visuale impallata da Coccia.
Tra 42′ e 44′ Traore potrebbe raddoppiare, ma prima l’estremo capitolino (palla rubata da Cambiaghi a Santese) e quindi la mira sulla seconda palla concessa dalla retroguardia, inabile ad allontanare il cross di Brogni. Stesso discorso per la mezzala mancina di San Zeno Naviglio, che alle soglie del recupero chiama il ragazzo tra i legni alla sbracciata oltre il montante. In avvio di ripresa (4′) per poco non va in porto la combinazione Gyabuaa-Colley-Zortea (ok Sdaigui in copertura). Dal canto suo il gambiano, schierato falso nueve, e l’ivoriano (a segno nel 4-0 del quarto di coppa il 23 gennaio insieme a Kulusevski e Piccoli) continuano a darsi da fare e dopo una girata strozzata del primo il secondo sull’ammollo del terzino sinistro impegna in diagonale l’indaffarato Greco (10′). Il bis piove quasi inaspettato al 24′, quando il lancio lungo di Guth coglie pronto Gyabuaa che resiste a mezza difesa e batte il numero 1 con un tocco sotto di destro a coronamento di un’ottima prova individuale. Prova a riaprirla Sdaigui correggendo di testa sotto la traversa il corner da destra di Pezzella (27′), ma la Baby Dea controlla senz’affanno.

Si.Fo.