Trento – AlbinoLeffe 1-2 (0-1)
TRENTO (4-3-3): Russo 5,5; Galazzini 5,5, Ferri 6 (29′ st Vitturini 6), Garcia Tena 5,5 (24′ st Barison 5,5), Vaglica 6 (16′ st Obaretin 6); Di Cosmo 6,5, Suciu 5,5 (16′ st Brevi 6,5), Attys 6; Pasquato (cap.) 5,5 (16′ st Anastasia 6), Petrovic 6,5, Terrani 6. A disp.: 12 Pozzer, 22 Di Giorgio; 2 Ercolani, 41 Ruffato, 42 Del Piero. All.: Bruno Tedino 6.
ALBINOLEFFE (3-5-2): Marietta sv; Borghini (cap.) 7,5, Marchetti 6, Milesi 6,5; Gusu 6,5, Munari 6,5 (32′ st Poletti 6,5), Agostinelli 7,5, Zanini 7, Piccoli 6,5 (44′ st Gatti sv); Muzio 7,5 (21′ st Arrighini 6), Zoma 7,5. A disp.: 1 Pratelli, 72 Moleri; 2 J. Gelli, 7 Genevier, 17 Toccafondi, 42 Allieri, 48 Vinzioli, 91 Longo. All.: Giovanni Lopez 7.
Arbitro: Gavini di Aprilia 6 (Pandolfo di Castelfranco Veneto, Andriambelo di Roma 1; IV Spina di Barletta).
RETI: 37′ pt Borghini (A), 6′ st Muzio (A), 31′ st Petrovic (T).
Note: serata fredda con terreno in condizioni passabili, spettatori 1.020. Ammoniti Di Cosmo, Suciu, Obaretin e Barison per gioco scorretto, Borghini (45′ pt) e Marietta (36′ st) per perdita di tempo, Lopez (all. A) al 35′ st per proteste. Occasioni da gol 6-15, tiri totali 7-15, parati 0-6, respinti/deviati 1-2. Corner 4-6, recupero 2′ e 5′.

Trento – Non male aver punto sul vivo il Trento, che aveva sbancato la capolista Mantova, per rompere il digiuno della striscia positiva Padova-Pro Sesto. L’AlbinoLeffe torna dal “Briamasco” col secondo successo esterno (a Novara il primo, tre turni fa) sulla manita totale salendo a 19 punti dopo 15 giornate. Sfizio enorme, aver visto segnare il primo da professionista da un ventenne figlio del vivaio. Borghini (prima stagionale, settima da bandiera) usa la testa e l’enfant-du-pays Muzio il tiro mancino per mandare in tilt, rispettivamente, il flipper del quarto corner a favore e la primissima fase difensiva altrui a poco dal rientro dal tunnel. Inutile il dimezzamento nell’ultimo terzo di gara dell’ariete gialloblù pivottando sulla palla da destra di Brevi sporcata appena da Munari, a fronte di un altro paio di tentativi velleitari di Di Cosmo su uno schema pretenzioso da lontano e Attys nell’ultimissima svettata. Allo Stadium di Zanica, domenica prossima, 3 dicembre, la quartultima di andata contro la Pro Vercelli: prima del giro di boa, Renate (venerdì 8 dicembre, ore 14), Pergolettese (sabato 16, 18.30) e Lumezzane (23, ore 14).
Taccuino piuttosto pienotto, in attesa della combinazione dalla bandierina sinistra tra Piccoli e il tiratore di turno Zanini, che non avrebbe arrecato disturbo allo smanacciante Russo, assistman involontario per la craniata sottoporta del capitano dei seriani, se non fosse per la spizzata all’indietro di colui che la dimezzerà. La pressione iniziale porta Galazzini a fallire il controllo senza chiudere la diagonale a centro aerea, da dove sbuca il pendolino sinistro masticando il sinistro in taglio per provare ad approfittare della sovrapposizione di Gusu verso il fondo allo svariato Zoma e al secondo marcatore-eroe della quindicesima. Sei giri di lancetta, in attesa dell’occasione-bis di Muzio, stavolta sbattuta addosso a Garcia Tena, sempre con lo stesso piede, su palla del compagno di reparto nuovamente virato a destra. Agostinelli, adattato a play di contenimento e non solo di straordinario rendimento per la contemporanea indisponibilità di Brentan e Giorno (più Doumbia), non può azzeccare il tredici (e 15 secondi) dalla distanza in seconda battuta, ma è comunque rimarchevole la grande e avvolgente manovra Munari-Momo-Zanini-Piccoli con cross basso impattato maluccio dal burkinabé nel contrasto con l’ex Ferri.
Tre angoli locali di fila per il controbreak producono al massimo un conato di Vaglica dai 25 metri sugli sviluppi immediati del secondo (22′), ma è Gusu a riprendere per i suoi la serie interrotta alzando in gioco aereo sul traversone di Muzio, spostatosi a mancina, in capo a un tris cronometrico. Alle soglie del 45′, le prove tecniche di raddoppio con Zanini a inserirsi col sinistro sull’asse Muzio-Piccoli fino a sollecitare i pugni serrati del baluardo nemico e la stessa punta riciclata ad alzare la ribattuta. Ma occhio al cross trentino col capitano livornese a togliere letteralmente la sfera dalla fronte del centravanti di casa e al successivo contatto su Di Cosmo, autore dell’ammollo precedente al di qua del lato corto, da parte ancora del giocatore offensivo nativo di Treviglio, sempre su smistamento del match winner del “Martelli”.
Inizia la ripresa e al 5′, poco prima del bis, Vaglica carica il mancino prima che Munari, il più meritevole nel metterla in area da sinistra nel capovolgimento dalla rimessa, possa fargli muro. Ferri non lo fa allo scarico in caduta di Zoma ed ecco il mancino nel sacco sulla cui traiettoria i due centrali difensivi della Provincia Autonoma, il bergamasco per secondo, non possono nulla e anzi obnubilano l’orizzonte al compagno tra i pali. La punizione di Zanini (12′) procurata dal fresco firmatario del gol si alza di un amen e un paternoster, il botta e risposta Zoma-Terrani convergendo da sinistra (18′) consuma un alto paio di botti col solo ospite a inquadrare quantomeno lo specchio per la presa altrui comunque comoda, perché l’ala tridentina allarga la paraboletta a rimbalzo. Che di là siano in confusione totale lo dimostra il pallone del terzino sinistro subentrato Obaretin nel vuoto pneumatico, al culmine di una puntatina a due Attys-Terrani.
La catena di centrosinistra (26′) è spezzata da Milesi in scivolata e dallo spazzino d’area Agostinelli, poi il lavorio carsico lungo l’intera fascia destra per controllo, girata e mancinone a mezz’altezza. Terrani (34′) alza il calcio franco concesso dalla new entry Poletti che a un settebello dal novantesimo mastica a piede invertito alla corsia apertogli dall’avanzante Gusu. Al quarantesimo ritocca al regista basso di seconda (a lato) su proiezione del solo attaccante rosso-giallo a full time. L’apripista non la inquadra una seconda volta a correzione del sesto angolo e nel finale l’assaltino a Fort AlbinoLeffe è di una sterilità proverbiale.