La stagione non è ancora finita, ma il Carobbio 2020 dà prova di invidiabile programmazione, ufficializzando un colpo utile a paracadutarsi al meglio in Prima categoria. L’obiettivo di sempre, da quando almeno i biancazzurri approdarono in Seconda tre anni or sono, può dirsi raggiunto. Del resto, la stima riposta in Simone Tagliaferri affonda le radici tanto negli anni di San Paolo d’Argon , alla corte dell’allora diesse, Manuel Toti, quanto nell’esperienza di Entratico, quando il diesse della Nuova Valcavallina era Pierluigi Danesi. La premiata coppia batte oggi un colpo importantissimo, assicurandosi un elemento duttile, talentuoso, che da qualche anno a questa parte ha messo in mostra una spiccata vena realizzativa, a braccetto con il ruolo di trascinatore acquisito con l’Oratorio Brusaporto. Con i giallorossi scesi di categoria, dopo la sconfitta nei playout con l’Albano, diventa persino fisiologico porsi nuovi orizzonti. E qui si innesta l’assist fornito dal Carobbio 2020: il salto in Prima ormai alle porte impone un consolidamento della rosa. Cresciuto nel Brusaporto, con il quale ha poi conosciuto il palcoscenico dell’Eccellenza, Tagliaferri, classe ’97, gemello di Matteo Tagliaferri, si è consacrato agli ordini di mister Paolo Foglio: a San Paolo, per l’appunto con Toti diesse, e subito dopo a Vertova, nell’anno valso l’approdo in Eccellenza dei seriani. Poi il biennio alla Nuova Valcavallina, il ritorno in Promozione al Città di Dalmine guastato dalla pandemia, fino a un quadriennio di tutto rispetto con la maglia dell’Oratorio Brusaporto. Simone Tagliaferri, impostosi alla ribalta grazie anche alla sua estrema poliedricità, è oggi da ritenersi attaccante aggiunto, pronto a partire largo sulla sinistra per mettere a frutto le proprie importanti doti balistiche. Per lui, nella stagione appena andata agli archivi, 16 gol all’attivo, come Giorgio Verga del Paladina. Solo in due hanno saputo fare di meglio e i risultati son lì da vedere: Andrea Forlani, ariete del San Paolo d’Argon, e il fenomeno di casa Atletico Villongo, Marco Ghirardelli.
Nik

In foto, Simone Tagliaferri tra il diesse Danesi e il team manager Boschi