Mercato finito, anzi no. Il Mozzo quatto quatto piazza un colpo da novanta, ufficializzando un elemento che, curriculum alla mano, stride con la Prima categoria. Non ne abbiano i propositi soft enunciati a margine della presentazione della squadra, l’occasione fa l’uomo ladro e il Mozzo ha tutta l’intenzione di affidare le operazioni del reparto di centrocampo, in tandem con il capitano Innocenti, a un giocatore il cui palmares parla chiaro. Cresciuto tra Atalanta e Albinoleffe, consacratosi in Serie D con la maglia del Ponte, Davide Sangalli, classe ’97, fisico statuario ed esperienza da vendere, si è accordato con la compagine presieduta da Ivan Ghezzi, risaltando quale uomo-copertina per un mercato, quale quello mozzese, che partito a fari spenti ha acquisito via via visibilità e autorevolezza. Dopo tre stagioni nell’allora Pontisola, Sangalli ha conosciuto con la confidenza dei veterani il palcoscenico dell’Eccellenza, militando prima nello Zingonia Verdellino e dopo nello Scanzo, mettendo a disposizione un bagaglio fatto di gioco aereo, qualità tecniche e senso della posizione. Contattato dopo l’ufficializzazione, l’allenatore del Mozzo, Stefano Gatti, spiega il perché di un’operazione che, ai più, suona quale crac clamoroso, per la Prima: “Stiamo parlando di un giocatore che, per il pregresso a disposizione, non avrei mai pensato di avvicinare, nemmeno per un colloquio. Quando, però, il contatto ha preso consistenza, è emerso come si trattasse di una scelta di vita, compiuta da un giocatore che frequenta abitualmente alcuni giocatori della nostra rosa. Doveva essere un timido contatto, invece il ragazzo ha risposto con il massimo dell’entusiasmo, rinunciando ad importanti proposte provenienti da categorie superiori. Sangalli ha accettato il nostro progetto e le nostre condizioni, finendo di fatto per stupirci tutti. Lo ringraziamo per la scelta che ha fatto, ora è ufficialmente un giocatore del Mozzo”.
Nik