AlbinoLeffe – Renate 2-0 (0-0)
ALBINOLEFFE (3-5-2): Coser 6; Zaffagnini 6, Gavazzi (cap.) 6,5, Mondonico 6,5; Gonzi 6, Agnello 6,5, Sbaffo 6 (42′ st Colombi sv), Giorgione 7, Gusu 6,5; Montella 6 (23′ st Kouko 6), Ravasio 6 (23′ st Di Ceglie 6). A disp.: Chiriac, Sibilli, Pellicanò, Nichetti, Coppola, Gelli. All.: Alvini 6,5.
RENATE (4-3-3): Di Gregorio 5,5; Anghileri 6, Di Gennaro 6, Malgrati (cap.) 6, Vannucci 5,5; Simonetti 6 (41′ st De Micheli sv), Pavan 6, Palma 6,5 (12′ st De Luca 6); Finocchio 6 (12′ st Mattioli 6), G. Gomez 6, Lunetta 5,5. A disp.: Cincilla, Savi, Piscopo, Musto, Ungaro, Fietta. All.: Cevoli 6.
Arbitro: Mei di Pesaro 4 (Massimino di Cuneo, Gualtieri di Asti).
RETI: 8′ st Ravasio (A), 17′ st Sbaffo (A).
Note: serata fredda, spettatori 1.013 di cui 73 paganti (incasso 1.106,40 euro) e 940 abbonati (quota 4.597 euro). Ammoniti Lunetta e Kouko per gioco scorretto. Espulsi Lunetta al 43′ pt per somma di ammonizioni (gioco scorretto) e Giorgione al 47′ st per proteste. Allontanato il d.g. del Renate Crippa al 44′ pt per proteste. Corner 2-5, recupero 2′ e 4′.
Bergamo – A inferiorità numerica per un tempo intero invertita (Kouko e quella palla calciata addosso a Vannucci, remember?), anche se nell’extra time tocca pure a Giorgione, e a score raddoppiato, ma con le Pantere è sempre e comunque festa. A tagliar loro le unghie, un Mario Ravasio al secondo colpo secco di tronchese e un Alessandro Sbaffo al quarto, ma c’è da ringraziare obiettivamente il pessimo direttore di gara Mei che ha aiutato i blucelesti a uscire dalla crisi: in classifica è quinto posto a 29 punti, gli stessi della Reggiana. Dopo soli 2 pari nelle ultime 6 giornate, alla ripresa del girone B della serie C l’AlbinoLeffe doveva aver deciso di averne abbastanza. Per colmare il digiuno, che perdurava da 2-1 di Salò del 19 novembre a ruota dal 2-0 casalingo al Fano della settimana precedente, meglio che battere il Renate frenandone l’inseguimento al Padova capolista non c’era.
La fase di studio allo start viene spezzata dal mancino innocuo e centrale dell’accentrato ex Anghileri al decimo, mentre una cinquina di cronometro più tardi Simonetti sovrastando Zaffagnini schiaccia a lato di testa all’altezza del secondo palo sul traversone lungo dalla trequarti destra dello scatenato esterno brianzolo. Al 21′ l’atalantino in prestito Palma s’incunea dal vertice sinistro innescando la volée mancina alle stelle di Gomez. Coi seriani fin troppo attendisti e non ancora pervenuti in fase di manovra, altri otto giri di lancetta ed è fifa blu sul palleggio di Finocchio per il sinistro in caduta dell’interno zingoniano che manca lo specchio. Al 31′ altro sospiro di sollievo con Anghileri ad allargare la botta in corsa su una palla in uscita, ma in capo a un tris è Giorgione a sfiorare il bersaglio grosso, calciando sull’esterno al culmine della sortita di Gonzi rifinita dalla sponda di Ravasio.
Al 43′ la svolta, quando Di Gennaro stende Ravasio rompendo il filo della ripartenza sull’asse Montella-Agnello e l’arbitro ammonisce Lunetta, caduto addosso al bergamasco e con un giallo già all’attivo (al 39′ su Zaffagnini): doccia anzitempo. Al secondo di recupero il centrattacco di casa svetta sulla punizione dalla destra di Giorgione, ma la mira non scende abbastanza. La ripresa si avvia col primo angolo a favore di Giorgione dalla destra per il cabezazo di Gusu che fa il pelo all’incrocio. All’ottavo il ghiaccio si rompe: a fendere il corridoio per Montella è Giorgione, Di Gregorio esce fin quasi al limite per anticipare il napoletano, sulla cui pressione (forse fallosa: rimane a terra parecchio) non trattiene però la sfera spalancando lo specchio al piattone sinistro di Ravasio. Nove minuti ed ecco il raddoppio: il calcio franco del beneventano, stavolta dalla sinistra, pesca l’ascensore di Agnello dal fondo per l’insaccata di Sbaffo sotto la traversa. Di là Guido Gomez non è il Papu ma per togliergliela dall’angolino serve il miglior Coser. I nerazzurri in kit bianco premono per salvare l’onore, De Micheli in mischia a due dal novantesimo ha il mirino appannato. Sabato pomeriggio si va Santarcangelo, sperando di rimediare le piadine giù per il gargarozzo e non in faccia.
Simone Fornoni (Foto Michele Maraviglia)