“Come ci si difende da Neymar? Costringendolo a difendersi da noi”. Nelle parole di Gian Piero Gasperini, ecco il segreto del successo della sua Atalanta, al di là dall’esito di mercoledì sera col Paris Saint-Germain: “Nel calcio non ci sono solo i soldi e gli ingaggi. Oltre la tecnica, la tattica e la qualità, ci sono risorse illimitate a cui attingere per una squadra non blasonata in Europa come la nostra: la passione, i valori, l’entusiasmo, la capacità di reagire dimostrata da tutti i bergamaschi durante la pandemia di Coronavirus.

La ricetta del mister è apparentemente semplice, dunque: “Con la concentrazione di tutti noi Neymar può essere limitato, almeno parzialmente. Mbappé è un altro che sposta le partite: se ci sia in campo dall’inizio o no non possiamo saperlo, di sicuro noi non abbiamo Gollini e Ilicic. A dare al quarto secco di Champions League del “Da Luz” di Lisbona il senso della lotta di Davide contro Golia ci pensa Marten de Roon: “Da quel 3-0 all’Everton il 14 settembre di tre anni fa in Europa League abbiamo fatto passi da gigante, adesso pur rispettandola anche una corazzata come il PSG non ci fa paura. In campo contano altre cose, non che l’ingaggio di Neymar superi quelli di tutto noi messi insieme”.

La diga olandese si occupa anche dell’argomento-riscatto per tutto il popolo bergamasco e della sua promessa incauta: “Quel che ha vissuto Bergamo lo sappiamo solo noi, è chiaro che ci darà una spinta e le motivazioni in più. Il legame coi tifosi s’è rafforzato: giocheremo pensando al pubblico, ai bergamaschi. Ho promesso di fare la pizza per tutti se vinciamo la coppa, ma se perdessimo mercoledì non mi andrebbe nemmeno di dare un aperitivo…”. Infine, l’interessante siparietto con Sky Sport sul suo mentore: “Ho sentito Marco van Basten due settimane fa, risentirlo prima della sfida con Neymar e il PSG mi distrarrebbe. Vorrà dire che lo chiamerò dopo facendogli una bella dedica”.
Simone Fornoni