Di sicuro Atalanta-Udinese non sarà una replica del brutto 1-1 dell’andata quando si giocò il recupero nello scorso mese di gennaio. Al gol più veloce del mondo, ventitré secondi, di Pereyra rispose sul finire del primo tempo quello di Muriel. I nerazzurri si trovarono di fronte un muro invalicabile e benché si profusero in numerosi tentativi non riuscirono a spedire il pallone alle spalle di Musso. Poi sono state giocate dieci partite che hanno permesso all’Atalanta di rosicchiare cinque punti al Milan, sei alla Roma, restare alla pari con la Juventus e mantenere le distanze da Napoli e Lazio, che insieme ai bianconeri, devono recuperare una partita. Adesso, invece, comincia la bagarre finale che si concluderà il 19 maggio e che vede coinvolte, Inter a parte, sei squadre per tre posti a disposizione. E d’ora in avanti sono vietate distrazioni o inciampi perché potrebbero costare caro. E’ come una volatona allo spasimo che si deciderà sul filo di lana. Come si legge nei dati e nelle cifre dell’era Gasperini la squadra atalantina accelera vistosamente il passo in questa decisiva fase della stagione. E magari ha voglia di migliorare ancora il che significa puntare addirittura al secondo posto, dopo aver collezionato per due campionati consecutivi la terza posizione. Insomma l’obiettivo è di tutto prestigio. L’Atalanta è reduce da una squillante vittoria a Verona, poi di mezzo la sosta per le partite delle vari nazionali e adesso la ripresa contro un’avversaria che, comunque, resta ostica. Certo la formazione friulana sembra solo una lontana parente da quella del match di recupero. Nelle successive dieci partite quattro vittorie, altrettanti pareggi e due sconfitte e la più recente prima della sosta con la Lazio. Insomma un’avversaria che ha cambiato marcia con undici punti di vantaggio sul Cagliari, in pratica salvezza raggiunta con larghissimo anticipo. Gasperini ha finalmente ha a disposizione l’intera rosa, Hateboer a parte, ma prima della partita ha potuto svolgere un solo allenamento collettivo con giocatori alle prese con tamponi dell’ultimo minuti o affaticati per tre partite consecutive (Djimsiti, Ilicic e Malinovskyi). Anche se la scelta della formazione sarà comunque ampia e di qualità. Si torna al consueto assetto tattico (3-4-1-2) grazie al ritorno dei due laterali, Gosens e Maehle. Anche se c’è un pizzico di incertezza sulla formazione non dovrebbe mancare il tandem Muriel-Zapata, due che hanno sempre segnato alla loro ex squadra. E anche stavolta non mancheranno le occasioni.

Giacomo Mayer