Torino – Atalanta 2-0 (2-0)
TORINO (4-3-3): Milan 6; Dellavalle 6,5, N’Guessan 7, Reali 7, Angori 6,5; Garbett 6,5, Savini (cap.) 6,5 (41′ st Ciammaglichella sv), Gineitis 7; Zanetti 7,5 (32′ st Baeten 6), Akhalaia 7, Warming 7 (23′ st Di Marco 6). A disp.: Vismara, Fiorenza, Pagani, Polenghi, Wade, Lindkvist, Giorcelli, Caccavo. All.: Federico Coppitelli 7,5.
ATALANTA (3-5-2): Dajcar 6; Del Lungo 5,5, Hecko 6, Regonesi 5,5; Oliveri 6,5, Zuccon 5,5 (1′ st Sidibe 6), Giovane (cap.) 5,5 (50′ st Ceresoli sv), Chiwisa 5 (1′ st Panada 6), Bernasconi 6; Omar 5,5, Fisic 5 (20′ st Cisse 6). A disp.: Sassi, Renault, Berto. All.: Massimo Brambilla 5,5.
Arbitro: Zamagni di Cesena 6,5 (El Filali di Alessandria, Ravera di Lodi).
RETI: 26′ pt Zanetti (T), 42′ pt Gineitis (T).
Note: pomeriggio soleggiato, spettatori 500. Ammoniti Chiwisa, Regonesi, Panada, Giovane e Reali per gioco scorretto, Savini per comportamento non regolamentare. Tiri totali 18-5, nello specchio 5-2, respinti/deviati 4-2, parati 3-3, legni 2-0. Corner 8-6, recupero 1′ e 6′.

Torino – Il turnover da cinquina da uno-due sul groppone per il nono ko a un Sassuolo di distanza dall’abbinamento playoff. Va bene essere spompati e delusi dalla finale di Coppa Italia persa in Laguna in extremis mercoledì scorso con la Fiorentina, ma la Primavera dell’Atalanta al “Filadelfia” col Torino esagera un po’ mettendo a rischio il terzo posto dall’assalto del Cagliari che deve recuperare mercoledì la partita con la Juventus. A oggi l’avversario nel quarto di finale sarebbe Madama stessa o la Sampdoria, che ha scavalcato i viola al sesto posto nello scontro diretto alla penultima. Sintesi estrema di una sfida mai nemmeno iniziata: Zanetti colpisce praticamente incollato al secondo palo sguarnito, Gineitis indovina la torsione del bis alle soglie dell’intervallo e il successo all’inglese, nel vuoto di idee nerazzurro, vendica quello di corto muso (Pagani, Renault e Caccavo) a campi invertiti del 2 febbraio scorso.
Spezzata la sonnolenza spinta al ventesimo dall’imbucata a lato in gioco aereo di Akhalaia sulla scodellata dal fondo di Warming, Omar, fermo al quinto e ultimo gol stagionale al Lecce (16 ottobre, una vita fa), pretende un controllo volante di troppo frustrato da N’Guessan in asse con Oliveri, imbeccato dal lancio di Hecko, ma è ancora Dajcar a rischiare sul mancinone da fuori di del futuro raddoppiatore appoggiato dal suo centravanti dopo il borseggio di Savini a Chiwisa. Come accendere i fuochi d’artificio in un tris di lancetta, alla stessa distanza dal rompighiaccio del brasiliano, smarcato dalla nuova invenzione stavolta a pelo d’erba della sua ala sinistra. Alla mezzora il recupero alto di Garbett proietta l’aspirante doppiettista al tiro accentrato pressoché senza opposizione, alzato in corner dal colpo di reni dello sloveno. La giostra gira sempre dallo stesso lato, vedi svettata (con la sommità del capo, però) del centrale destro granata a una decina dall’intervallo, accarezzata da lungi da Dellavalle.
A tre dalla pausa, spalle alla porta, la mezzala sinistra lituana trova l’incrocio in ascensore chiamatogli dall’apripista, crossatore da sinistra sullo schema con Angori da calcio dalla bandierina. Scampato l’ennesimo pericolo causa traversa piena in corsa di Dellavalle (43′) su smarcante del solito noto, Fisic pensa bene di sprecare il retropassaggio sbagliato del migliore in campo facendosi stoppare a porta aperta in estirada da uno N’Guessan tempista e capace di abnegazione prima del tocco del suo numero uno. Nemmeno l’innesto nella ripresa dei big Panada e Sidibe (cui si aprirà al 56′ un sopracciglio in mischia su corner) alza l’asticella della Baby Dea, tanto che la prima conclusione nello specchio è nuovamente di marca locale con il biondo in mezzo al tridente a minare dalla lunga i guantoni del fuoriquota tra i pali. Poche le spine nel fianco nerazzurre in away kit bianco: lo svedese-etiope, al 27′, si fa recuperare da Reali cincischiando sul la di Oliveri, mentre di là il play bresciano prima serve involontariamente Akhalaia (alto) per poi servire alla new entry Cisse, fermato in uscita alta da Milan nel suo tentativo di pallonetto. Il palermitano alla mezzora scarica per il fendente del figlio d’arte Regonesi oltre il vertice destro salvato dal tuffo del portiere di casa. Nell’extra time Ciammaglichella allarga per Baeten che alza la mira (93′) e Regonesi stacca invano al fotofinish sull’ultimo calcio da dove finisce il campo.
Simone Fornoni